La visita di Scajola, Libero Quotidiano,Claudio Antonelli, Lo scudo fiscale vale un aeroporto

La visita di Scajola, Libero Quotidiano,Claudio Antonelli, Lo scudo fiscale vale un aeroporto

Libero Quotidiano

Lo scudo fiscale vale un aeroporto

Claudio Antonelli

La pace con San Marino.

Dopo la fuga di capitali verso l’Italia, il Titano ufficializza a Scajola la richiesta di avere uno scalo. La pista di Rimini candidata allo sviluppo internazionale. La scadenza degli accordi al 30 giugno.

Avere un aeroporto è in fondo il chiodo fisso di San Marino. Lo scorso marzo il segretario della Repubblica del Titano, Gabriele Gatti, si disse pronto a intraprendere nuove strade sul fronte dello sviluppo economico. Già all’epoca l’obiettivo era salire dal 5% al 25% nella società che gestisce lo scalo romagnolo oltre ad entrare con una quota significativa pure nella holding della Fiera di Rimini. Per sviluppare la ricerca nell’economia verde e le energie rinnovabili San Marino annunciò l’intenzione di avviare un parco scientifico tecnologico. E al posto del turismo mordi e fuggi, qualcosa di più strutturato.

Ma quello che più conta resta la possibilità di atterrare a San Marino. Uno scalo per andare in giro per il mondo senza tante barriere tricolori. E così durante tutta la bufera per la trasparenza fiscale, durante le indagini del Moneyval e le trattative serrate tra Tremonti, Draghi e le casse della Banca centrale del Titano per fissare i paletti dello scudo fiscale, l’aeroporto è rimasto sempre come un faro nella nebbia. Come un obiettivo da raggiungere per il rinascimento del Titano.
Così ieri è avvenuta la visita ufficiale del ministro dello sviluppo’ economico, Claudio Scajola, che a onor del gossip è stato nominato Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Equestre di Sant’Agata, la più importante onorificenza istituita dal Consiglio Grande destinata ai cittadini stranieri resisi benemeriti verso le Opere Pie Sammarinesi. E dopo la cerimonia si è passati ad esaminare i numerosi dossier aperti tra Italia e San Marino, «Abbiamo affrontato alcuni dossier, nominando, per parte italiana, le persone che siederanno nei gruppi di lavoro specifici». Ha detto ieri Scajola «il primo è sul Parco Scientifico e Tecnologico, fondamentale per entrambi, perché in questo momento non possiamo certe esportare merci. Possiamo essere competitivi solo sulle tecnologie e sulle idee».

Altro tema all’ordine del giorno è stato il piano energetico, su gas e energie rinnovabili. Prenderà il via anche il confronto per arrivare alla definizione di un nuovo accordo sulla radio e la televisione. Plauso del Ministro Scajola a San Marino anche sulla creazione dell’agenzia Idea, sulla scorta di quella italiana, Ice: «Vi daremo supporto, creando già da subito un desk San Marino nell’ufficio Ice di Bologna». Poi si è passati ad affrontare l’argomento Fisco. Definendo nel 3O giugno la data per l’incontro ufficiale per la ratifica di accordi di scambio dati e informazioni bancarie. Un vero tasto scottante che lo scorso mese ha portato alle dimissioni del governatore della Banca centrale e appunto sostenitore della linea di totale apertura all’Italia. Secondo alcuni maliziosi sembra che il governo del Titano sia tornato sui propri passi (dopo aver perso oltre 4 miliardi di euro per via del Tremonti Ter) e su quelli suggeriti dalla Banca Centrale ritirando fuori l’obiettivo dell’internazionalizzazione. Come?

Entrando di fatto con entrambi i piedi nell’aeroporto di Rimini.

Così dulcis in fundo, all’ultima riga dell’ordine del giorno di ieri, il ministro Scajola ha lasciato proprio l’idea di far diventare «l’aeroporto internazionale di Rimini e San Marino, per un segnale forte di internazionalizzazione agli ospiti entrambi i Paesi». Come dire uno scudo val bene un aeroporto. Anzi, il contrario.»

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