Gli stranieri che vivono in alloggi di
edilizia residenziale pubblica “sono una minima percentuale
rispetto agli italiani che occupano case pubbliche”. A dirlo e’
Cesare Mangianti, presidente Acer di Rimini, che dati alla mano
in una nota di oggi, sfata uno dei luoghi comuni piu’ diffusi:
che le case popolari vengano assegnate piu’ a stranieri che a
italiani.
A Rimini infatti, i cittadini italiani assegnatari di
alloggio pubblico sono 1.011 e gli stranieri 61, con una
percentuale pari al 6,03%. In provincia invece la percentuale e’
del 5,24%, con 101 stranieri rispetto a 1.928 italiani.
Tra i dati messi in luce da Mangianti spicca anche quello sul numero di evasori: dai
controlli eseguiti da Acer e’ emerso che nel 2005, 117
assegnatari di alloggio hanno dichiarato un reddito irregolare
(per un’evasione complessiva di 404.013 euro), con 46 casi
recidivi “per i quali puo’ essere attivata la procedura di
decadenza della locazione”: un segnale di quanto sia necessario
“procedere tutti gli anni a severi controlli e ad applicare
misure sanzionatorie”, conclude Mangianti.
Oltre a proporre
maggiori controlli contro gli evasori, il numero uno di Acer,
passando in rassegna la nuova proposta di regolamento elaborata
dal Tavolo tecnico (costituito da Provincia, Comuni, Acer e
Sindacati), propone una revisione del sistema Isee, soprattutto
per quanto riguarda il limite per la permanenza dell’Erp.
Per migliorare il sistema dell’edilizia
residenziale pubblica Mangianti propone alla Regione Emilia-Romagna di modificare la legge regionale che ha riformato il
settore.
Da ultimo, Mangianti ricorda come tutti i comuni della
provincia, tranne quello di Rimini, nel corso dell’anno hanno
sottoscritto con Acer la concessione per la gestione del
patrimonio abitativo pubblico: “Ci auspichiamo che entro l’anno,
dopo il periodo di approfondimento richiesto, il Comune di Rimini
approvi la concessione con Acer, che permetterebbe di ottenere
notevoli risparmi”.