L’amministrazione comunale di Rimini, in risposta al ‘Capitano di Castello’

L’amministrazione comunale di Rimini, in risposta al ‘Capitano di Castello’

Dichiarazione dell’amministrazione comunale di Rimini.

 

“In primo luogo è doveroso precisare che le affermazioni del Capitano di Castello, in relazione alla mancanza di riscontri da parte del Comune di Rimini circa le Sue richieste di incontro e riportate quest’oggi dalla stampa locale, non corrispondono al vero.
Certo, il Capitano di Castello non ha avuto il preteso incontro né una lettera che formalmente lo negasse; tuttavia è stato contattato, e non una sola volta, dal gabinetto del Sindaco che ha rappresentato cortesemente e nei termini più idonei e esplicativi al Capitano di Castello le ragioni per il quale, proprio per la correttezza istituzionale richiamata, si riteneva di non poter procedere all’incontro.
Come è noto, di fatti, di recente è stato istituito un tavolo di relazione istituzionale tra il Governo della Repubblica di San Marino e l’Amministrazione Comunale di Rimini. Tavolo che ha come oggetto tutte le questioni, che rappresentino criticità o possibilità di crescita e sviluppo delle due comunità, possono trovare migliore e più efficace soluzione se trattate congiuntamente o in sinergia.
In quel tavolo sono state già individuate alcune questioni e ipotesi di lavoro congiunte che vanno dal Parco scientifico tecnologico, all’Aeroporto internazionale di Rimini e San Marino, alle iniziative di promozione congiunte, alla viabilità e raggiungibilità dei nostri territori (SS 72 e strada di fondovalle).
Peraltro proprio nell’ambito della discussione sui temi della viabilità si è incrociata anche la questione del cosiddetto ‘Polo del Lusso’, sulla quale l’Amministrazione Riminese ha evidenziato le proprie riserve, anche pubblicamente.
Questo ad avviso dell’Amministrazione la corretta gestione delle relazioni istituzionali e formali, per di più con uno Stato sovrano, seguendo una prassi consolidata negli anni. Ne consegue che sarebbe stato inusuale e forse addirittura scorretto, tanto- questo sì- da sfiorare il vero e proprio ‘incidente diplomatico’, assecondare iniziative che travalicando ruoli e competenze rischiavano di essere mal interpretate o mal gestite nel dibattito politico istituzionale della Repubblica. In questo caso, il Comune di Rimini- fuori da ogni prassi diplomatica- avrebbe corso il serio rischio di essere impropriamente ‘usato’ per fare da sponda e da eco a questioni politiche e/o partitiche che devono riguardare in via esclusiva la sola Repubblica di San Marino.
In definitiva, forse non si va lontano dal cuore del problema se si ipotizza che tutta questa polemica ha il retrogusto di una ‘resa di conti’ tra dinamiche interne di uno Stato sovrano soprattutto su un tema specifico, tentando di tirare per la giacchetta un soggetto esterno. Così non può essere, in Italia e crediamo neanche a San Marino.”.
L’Ufficio Stampa

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