Le grandi opere

Le grandi opere

“Fra le priorità dell’azione del prossimo governo non può mancare un piano strategico per la realizzazione delle grandi opere”. Fabio Berardi di Arengo e Libertà, nel corso del dibattito consigliare su alcune Istanze d’Arengo in materia di viabilità, ambiente e territorio, ha voluto attirare l’attenzione dell’Aula sulla necessità di “attuare con urgenza alcuni importanti interventi strutturali inseriti in un piano globale di ridefinizione delle politiche del territorio”.

“L’ultima pianificazione -ha spiegato- risale al 1992 e, pertanto, non è più attuale visto il mutamento demografico intercorso da allora. La necessità di un urgente intervento è evidenziata anche dalle numerose Istanze di Arengo che vengono ritualmente proposte per richiedere interventi in materia”.

Secondo Fabio Berardi “occorre pensare ad un nuovo piano strategico che sia strutturalmente collegato e funzionale al modello di sviluppo scelto per il Paese. A partire proprio dal modello di sviluppo occorre quindi definire un piano di assetto generale del territorio, capace di comprendere e definire tutti gli aspetti urbanistici, attraverso il piano della mobilità e del traffico, il progetto per la tutela dell’ambiente nonché il piano delle infrastrutture e dei servizi pubblici”.
In Arengo e Libertà, in materia di sviluppo e territorio, si dimostra di avere le idee quanto mai chiare, sia sul dettaglio degli interventi che sulla metodologia migliore per attuarli.

“L’urbanistica -sottolinea lo stesso Berardi- non può più venire pianificata a compartimenti stagni o a pezzettini. Mi spiego meglio: se dobbiamo realizzare una strada, prima di progettarla dobbiamo conoscere che tipologia di zone deve collegare, perché le esigenze del collegamento delle zone produttive è diversa da quella delle zone residenziali”.

Dunque, Arengo e Libertà ha le idee chiare sulle cose da fare, quindi anche sugli interventi infrastrutturali, visto che una delle priorità già individuate è proprio il “forte rilancio dell’iniziativa pubblica per le grandi opere ricorrendo anche a sinergie fra pubblico e privato”.
Ma quali sono, nel dettaglio, le grandi opere a cui si riferisce Berardi? Lo spiega lui stesso: “Riorganizzazione totale della viabilità di confine e realizzazione di nuovi nodi del traffico; messa in sicurezza della superstrada e relativa realizzazione di rotatorie e piano d’insieme degli attraversamenti; parcheggio interrato all’ospedale di Stato che necessita anche di interventi importanti alla sua struttura; completamento dell’edilizia scolastica, in particolare scuola dell’infanzia di Serravalle e scuola elementare di Domagnano; spostamento della sottostazione elettrica di Cailungo; conservazione del patrimonio pubblico, specie ora che San Marino è stato inserito fra i Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco”.

“Sarebbe bene -accusano in coro da Arengo e Libertà, riferendosi alle frecciate rivolte a mezzo stampa da Paride Andreoli e Giuseppe Morganti del Psd e da Giovanni Lonfernini dei Democratici di Centro- che anche il Psd e i suoi alleati iniziassero a parlare di cose da fare per far crescere il Paese e migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini anziché cimentarsi in acrobatiche prese di posizione mirate a denigrare gli avversari”.

“Il Psd accantoni la sua arroganza -rincara Berardi- e anziché cercare di diffamarci spieghi ai cittadini perchè ha fatto una campagna elettorale pro-Dc e poi ha fatto un governo contro la Dc e contro i moderati. Spieghi inoltre perché prima ha rifiutato di dar vita ad un governo di garanzia cercando dopo il fallimento di una maggioranza di 36, di mettere in piedi un governo di 31, a termine, funzionale soltanto al mantenimento del potere, delle singole poltrone e incapace di risolvere i problemi del Paese; poi, quando si è ritrovato minoranza in Consiglio Grande e Generale, ha richiesto a gran voce, senza essere credibile, una Reggenza di garanzia”.

“Viste le costanti accuse che ci rivolge chi, evidentemente, ha paura di noi e teme una fuga di consensi verso la nostra innovativa proposta politica -conclude lo stesso Berardi- mi trovo costretto a ricordare che Arengo e Libertà è nato a causa della deriva verso la sinistra più radicale del Psd e con il preciso fine di riproporre nel panorama politico sammarinese una forza ispirata al socialismo liberale e democratico, lo stesso, per intenderci, che governando al fianco del Pdcs per anni ha saputo garantire sviluppo e benessere alla cittadinanza e al Paese”.

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