Le richieste dei sindacati al nuovo governo

Le richieste dei sindacati al nuovo governo

Nella stessa lettera, il Sindacato rinnova la richiesta di inserire nel bilancio 2009 un consistente aumento dello stanziamento per il Certificato di credito sociale e di incrementare gli assegni familiari, nonché di firmare l’accordo sul fiscal drag. Sollecitate incisive politiche anti-crisi. Chieste anche una serie di misure specifiche prioritarie tra cui l’approvazione delle leggi sui nuovi ammortizzatori sociali, la ridefinizione dell’intera materia delle tariffe, un bonus di fine anno per i pensionati

La CSU ha inviato al Congresso di Stato appena insediatosi, una lettera firmata dai Segretari Generali con la richiesta di avviare il confronto in tempi brevi sulle diverse problematiche aperte nel paese. “Da parte nostra – hanno scritto le organizzazioni sindacali – riteniamo che il confronto debba avere – quale presupposto indispensabile sul piano del metodo – l’instaurazione di un reale sistema di relazioni sociali in grado di affermare una effettiva concertazione”.

▪ LE RICHIESTE RISPETTO AL BILANCIO 2009 – Oltre a richiedere il confronto, la CSU ha rinnovato le sue richieste – già avanzata nella lettera ai gruppi consiliari del 20 novembre 2008 – rispetto al Bilancio previsionale 2009. E in particolare:

– “un consistente aumento dello stanziamento da destinare al Certificato di Credito Sociale, per fare fronte alle necessità di un numero sempre maggiore di cittadini in difficoltà. Ciò, delineando una prospettiva in cui lo stesso Certificato di Credito Sociale venga trasformato in una misura strutturale, e quindi non sia più un intervento ‘una tantum’;

– l’incremento dell’importo degli assegni familiari, affinché questo istituto costituisca un reale sostegno alle famiglie con figli.”

▪ FISCAL DRAG – La CSU ha rinnovato la richiesta di firmare entro il mese di dicembre, come da prassi consolidata, l’accordo annuale sul fiscal drag. Una misura molto importante per tutelare, sul piano del prelievo fiscale, i redditi da lavoro e da pensione dall’incidenza dell’inflazione.

▪ IL CONFRONTO GENERALE E LE POLITICHE ANTI-CRISI – Circa invece i contenuti di merito, sul piano più generale per la Centrale Sindacale Unitaria “il confronto deve partire dall’insieme delle proposte e richieste avanzate nel documento CSU ‘Piano di intervento sociale e per le riforme”. Tale confronto diviene particolarmente importante e decisivo, in quanto deve riguardare l’insieme delle misure da assumere sul piano sociale, occupazionale ed economico per fare fronte a questa fase particolarmente difficile e insidiosa che sta vivendo il sistema economico-occupazionale del paese, dove si intravedono preoccupanti segnali di stagnazione e crisi economica.

Lo dimostrano, ad esempio, le diverse aziende che negli ultimi mesi hanno avanzato richieste di cassa integrazione, di riduzione del personale e anche di cessazione dell’attività. Così come si riscontrano sempre maggiori difficoltà da parte delle famiglie a far quadrare i bilanci familiari, anche a fronte di un costo della vita sempre più elevato, che determina seri rischi di impoverimento.”

Prosegue la lettera: “Le nostre proposte, sul piano generale partono dalla necessità di costruire un progetto di sviluppo di San Marino lungimirante ed estremamente qualificato, mirato a rafforzare l’economia reale e il sistema produttivo sammarinese. Fondamentale in tal senso è anche il raggiungimento in tempi rapidi di un accordo positivo di cooperazione con l’Italia e la definizione della migliore collocazione di San Marino rispetto alla Unione Europea.

Al contempo è più che mai indispensabile varare le riforme necessarie al paese, prime fra tutte la riforma del sistema tributario e il completamento della riforma del catasto, per affermare una maggiore equità sociale e per reperire le risorse necessarie da destinare al potenziamento dello stato sociale e al rafforzamento del nostro tessuto economico-produttivo, anche per favorire la creazione di nuovi posti di lavoro corrispondenti alle richieste dei giovani sammarinesi e residenti.

Altrettanto importante è giungere in tempi rapidi al completamento della riforma pensionistica (primo e secondo pilastro previdenziale), per raggiungere condizioni di equilibrio dei fondi previdenziali di tutte le categorie, e assicurare in prospettiva trattamenti pensionistici adeguati per le nuove generazioni.”

▪ GLI INTERVENTI URGENTI E PRIORITARI – Sul piano delle misure più specifiche, la CSU ha evidenziato alcuni degli interventi che si rendono più urgenti e prioritari, e in particolare:

– l’approvazione in tempi strettissimi dei necessari provvedimenti di legge sui nuovi ammortizzatori sociali;

– l’assunzione di nuove efficaci iniziative contro il caro vita;

– la ridefinizione dell’intera materia delle tariffe dei servizi pubblici;

– la erogazione di un bonus di fine anno a favore dei pensionati, indicativamente pari al cinquanta per cento dell’importo delle pensioni minime e dell’assegno di accompagnamento (intervento da inserire fin dal Bilancio Previsionale 2009);

– servizi sociali, diritto alla casa.”

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