Progetto “Bambini senza confini”

Progetto “Bambini senza confini”

Questa sera presso l’hotel Casa San Giuseppe di Valdragone le associazioni sammarinesi “Progetto Sorriso” e “Liberamente Mente Libera” organizzano una serata per finanziare “Bambini senza confini”. Il progetto nasce da un’idea di Padre Ibrahim Faltas, parroco di Gerusalemme, in collaborazione con il Centro Peres per la Pace di Tel Aviv per dare ai bambini di Terra Santa (cristiani, ebrei e musulmani) la possibilità di svolgere attività sportiva comune aiutandoli a crescere attraverso il linguaggio ludico della competizione in un ambiente proteso a sviluppare le loro capacità sportive, ma anche il loro linguaggio di pace, educandoli al dialogo, allo stare insieme, abbattendo i confini che ostacolano questo cammino.


Il senso profondo del progetto – che mira a preservare l’infanzia dal contagio della violenza – è quello di educare alla pace attraverso lo sport, ponendo l’accento sul suo ruolo formativo nella crescita dei giovani, affinché si possa contribuire a giungere ad una solida coesistenza pacifica e solidale fra i membri di etnie, culture e religioni diverse; condizioni primarie per una pace autentica e duratura.


La manifestazione inizierà con una cena (costo 30 €).


Fra una portata e l’altra si svolgerà un’asta di 14 opere d’arte offerte dagli artisti che hanno partecipato al concorso “Dalla Terra della Libertà alla Terra Santa”, proposte dal banditore Sisto Spadoni. Il ricavato della vendita sarà interamente devoluto in favore del progetto.


Non mancheranno interventi sul tema dello sport come veicolo di Pace.

Alla serata parteciperanno: Padre Ibrahim Faltas, parroco di Gerusalemme, Giorgio Crescentini, presidente della Federazione Giuoco Calcio, Carmen Lasorella, Direttore San Marino RTV , gli atleti sammarinesi che hanno partecipato alla recente maratona del Libano e gli artisti autori delle opere.


La pace non è la semplice assenza della guerra, ma un principio etico che deve caratterizzare i popoli, le nazioni, le singole comunità.

Quale occasione migliore di questa serata per ricordare i 60 anni della Dichiarazione dei Diritti Umani? L’articolo 28 dice che i Diritti Umani devono essere universalmente riconosciuti, tutti ne devono godere, altrimenti non sono più diritti ma privilegi di alcuni.

Lavoriamo insieme perché siano veramente Diritti Umani per tutti.

Per prenotare la cena telefonare al numero 0549/903121

È importante, non mancate!

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