Le spiegazioni di Banca Centrale in merito ai premi produzione per nulla convincenti. Partito Socialista

Le spiegazioni di Banca Centrale in merito ai premi produzione per nulla convincenti. Partito Socialista

COMUNICATO STAMPA
Le spiegazioni adottate dalla Banca Centrale in merito ai premi produzione conferiti ad alcuni funzionari non sono affatto convincenti.
La questione infatti non può essere derubricata semplicemente con il riferimento a impegni contrattuali precedentemente assunti.
I risvolti politici sono evidenti e non possono essere assolutamente trascurati.
Per questo il Partito Socialista non intende mollare la presa e pretende un dettagliato chiarimento rispetto ad una situazione che si pone in netto contrasto con la linea del rigore e dell’austerità indicata a più riprese dal Consiglio Grande e Generale e dal Congresso di Stato.
La Banca Centrale, che è un Ente a partecipazione – tra l’altra largamente maggioritaria – pubblica e che riceve dallo Stato compensi sulla base del comma 3° dell’articolo 22 della Legge 96/2005 (Statuto della Banca Centrale), deve essere assoggettata o no agli orientamenti assunti dal Consiglio Grande e Generale?.
Il Partito Socialista non ha alcun dubbio nel rispondere affermativamente a questo interrogativo, pertanto l’operato di Bcsm non solo risulta essere contradditorio, ma appare poco trasparente e del tutto irrispettoso delle istituzioni democratiche sammarinesi.
Se la crisi ha generato oltre 1.500 disoccupati e ha portato alla chiusura di migliaia di operatori economici, se la spending review ha colpito scuola, sanità e precari, sarebbe utile sapere se sono stati rivisti i super emolumenti del Presidente e dei dirigenti della Banca Centrale e se sono state confermate le diverse consulenze pagate oltre 100 mila euro all’anno.
Il Partito Socialista ha profondo rispetto per le istituzioni di garanzia del proprio Paese, compresa la Banca Centrale. Non c’è alcun tentativo di delegittimazione, c’è solo la ferma volontà di combattere e di eliminare sperperi e privilegi che sono del tutto incompatibili con la realtà odierna della Repubblica di San Marino.
Se il Governo c’è, batta al più presto un colpo e faccia con serietà il proprio dovere attuando tutte – e non solo alcune – le raccomandazioni contenute nella relazione tecnica elaborata dal comitato per la spending review.
Mentre il Paese sta precipitando nel baratro, non è accettabile che ci sia qualcuno che si preoccupi di volare in business class.
San Marino, lì 4 aprile 2014
Ufficio Stampa Partito Socialista

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