Il Partito Socialista in merito ai premi di produzione conferiti ad alcuni funzionari intende chiarire fino in fondo.
La questione infatti non può essere derubricata semplicemente con il riferimento a impegni contrattuali precedentemente assunti.
I risvolti politici sono evidenti e non possono essere assolutamente trascurati.
Per questo il Partito Socialista non intende mollare la presa e pretende un dettagliato chiarimento rispetto ad una situazione che si pone in netto contrasto con la linea del rigore e dell’austerità indicata a più riprese dal Consiglio Grande e Generale e dal Congresso di Stato.
La Banca Centrale, che è un Ente a partecipazione – tra l’altra largamente maggioritaria – pubblica e che riceve dallo Stato compensi sulla base del comma 3° dell’articolo 22 della Legge 96/2005 (Statuto della Banca Centrale), deve essere assoggettata o no agli orientamenti assunti dal Consiglio Grande e Generale?.
Il Partito Socialista non ha alcun dubbio nel rispondere affermativamente a questo interrogativo, pertanto l’operato di Bcsm non solo risulta essere contradditorio, ma appare poco trasparente e del tutto irrispettoso delle istituzioni democratiche sammarinesi.
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