L’eclissi della politica?

L’eclissi della politica?

San Marino, 22 luglio 2008

E’ di strettissima attualità l’editoriale dell’ultimo numero del periodo della Confederazione Democratica “Il Lavoro”. Editoriale dal titolo “L’eclissi della politica?”. Una riflessione sulla decennale fragilità dei governi e sulla frantumazione del quadro politico che però non hanno frenato i ritmi di crescita del nostro sistema economico: le indicazioni tendenziali dei primi tre mesi del 2008 rivelano una crescita del PIL pari al 5,2% . Al punto da autorizzare i cattivi pensieri: “Viene insomma da dire: chissenefrega, lasciamo pure che si azzannino”.

Ecco il testo integrale.

Politica fragile, economia robusta? Non è una equazione esatta, ma poco ci manca. In queste settimane dominate dall’ennesima crisi di governo, la decima in otto anni, a molti è sfuggito un dato: le indicazioni tendenziali relative ai primi tre mesi del 2008 dell’Ufficio di Programmazione Economica, danno una proiezione annuale del prodotto interno lordo sammarinese pari al +5,2 %. Un valore percentuale del resto in linea con quello degli ultimi tre anni, che stride non poco con i ritmi di crescita, all’insegna degli zero-virgola, di molti paesi dell’area euro. A certificare la buona salute dell’economia biancoazzurra ci sono poi i dati del mercato occupazionale. L’annuale dossier statistico elaborato dall’Ufficio Studi della Confederazione Democratica, ha rilevato che nel 2007 i nuovi occupati sono stati 823, pari ad un aumento percentuale del 5,6%, mentre il dato della disoccupazione resta fermo al lumicino: 2,6%.

Numeri che sembrano rafforzare l’interrogativo iniziale: politica fragile, economia robusta? E che sottintendono una sorta di assoluta auto-sufficienza del mondo imprenditoriale e della società civile dal sistema dei partiti, una sorta di impermeabilità dai loro infiniti litigi.
Certo, anni di balletti e di manovre autoreferenziali alimentano questo distacco. La cronica instabilità dei governi, accompagnata dalla frantumazione (che assomiglia molto ad uno sgretolamento) del quadro politico, autorizzano i cattivi pensieri. Viene insomma da dire: chissenefrega, lasciamo pure che si azzannino.

Interpellato a proposito di questa nuova crisi di governo, il segretario CDLS, Marco Beccari, pur usando parole ruvide, ha invece scacciato i cattivi pensieri: “Signori della politica, datevi una mossa. Perché la lista delle cose da fare è molto lunga”. Insomma: “datevi una mossa” perché senza politica (senza buona politica), senza governo (senza buon governo), un Paese a lungo andare non regge. Perché la crescita del Prodotto Interno Lordo e dell’occupazione oltre il 5% rischiano in futuro di diventare un miraggio.

Un modo per dire di smetterla con l’inconcludenza, con i rimpalli di responsabilità, con le faide dentro i partiti e fra i partiti. La lista delle cose da fare è molto lunga. Cose che stanno a cuore a tutti: pensioni, tenore di vita, servizi sociali.

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