Legge sulle residenze a San Marino: è già polemica a tutto campo prima di cominciare

La nuova normativa per le residenze a San Marino per il momento consiste solo in un progetto di legge presentato in bozza in Congresso di Stato da Fiorenzo Stolfi, Segretario di Stato per gli Affari Esteri. Ed è subito polemica.
Il primo partito a muovere all’attacco è Alleanza Popolare che, pur facendo parte del Governo, non ha avuto remore a denunciare pubblicamente, con un duro comunicato, la
fuga di notizie
sul testo. Testo che avrebbe dovuto, invece, rimanere riservato negli ambienti governativi. Poi, con il suo coordinatore, Mario Venturini, Alleanza Popolare, di fatto, è passata a criticare anche il contenuto affermando categoricamente: ‘non siamo per legare le residenze ad un modello economico che non ci appartiene e che altri hanno adottato, vedi Montecarlo.‘
Nel progetto di legge, infatti, c’è la proposta di lasciare molta discrezionalità al Congresso di Stato nel concedere le residenze specie a persone facoltose, come appunto, si dice che avvenga a Montecarlo.
Contro la ventilata ‘montecarlizzazione‘ di San Marino si scaglia Pier Marino Menicucci ( Europopolari per San Marino).
Critiche arrivano al progetto addirittura da Giuseppe Morganti, presidente di quel Partito dei Socialisti e dei Democratici cui appartiene pure Stolfi, l’estensore del progetto stesso. Dice Morganti: ‘Per quanto riguarda l’apertura delle frontiere non possiamo lasciare troppo spazio ad immobiliaristi che vengono qui solo per costruire, e non sono nemmeno molto d’accordo nel concedere la residenza a chi porta soldi‘.
In attesa delle legge che chissà quando verrà alla luce, i Governanti continuanno a rilasciare licenze nella più ampia discrezionalità. Basta talvolta l’acquisto – si dice – di un immobile anche di modesto valore per avere subito la residenza o comunque potersi immettere nel processo che porterà quasi sicuramente alla residenza.
Alcuni punti del PROGETTO DI LEGGE