Legge sulle rogatorie

Legge sulle rogatorie

Un altro tassello del pacchetto
trasparenza si avvicina all’approvazione definitiva in Consiglio
grande e generale. La commissione Affari istituzionali da’
infatti il via libera al progetto di legge che va a modificare le
norme sulle rogatorie, con nove voti favorevoli e tre astenuti.

Ma in Aula il dibattito si accende sulla mancata retroattivita’
della legge. “La maggioranza ostacola la collaborazione della
nostra magistratura con l’Italia”, attacca il consigliere di
Sinistra unita, Ivan Foschi, riferendosi in particolare al caso
Smi. “Una scelta di basso profilo che speriamo non abbia
ripercussioni con i vicini di oltreconfine in un momento gia’
molto delicato”. L’accusa al Patto per San Marino e al Congresso
di Stato e’ quella di “mancanza di coraggio”, confermata anche
dall’assenza del riferimento all’evasione fiscale
nell’adeguamento della legge alla convenzione di Varsavia del
Consiglio d’Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la
confisca dei proventi di reato e sul finanziamento del
terrorismo.

Tale riferimento, replica il segretario di Stato per la
Giustizia, Augusto Casali, e’ stato richiesto dai magistrati, e
il Consiglio grande e generale e breve ratifichera’ la
convenzione. Ed e’ solo una delle diverse modifiche apportate
dopo la prima lettura per arrivare a un “testo piu’ calibrato”.

Casali definisce “azzardate” le dichiarazioni di Foschi, dato che
per il caso Smi sono stati consegnati alle autorita’ italiane 50
scatoloni di documenti: “Difficile dire che intralciamo l’operato
della magistratura”. Senza dimenticare che “siamo piu’ rapidi
dell’Italia nel dare risposte alle rogatorie”.


Le modifiche, prosegue il segretario
di Stato, soddisfano ampiamente le tre richieste arrivate da
oltreconfine, per una riduzione dei tempi; per la possibilita’
per i magistrati, ma non per le forze di polizia, di essere
presenti all’esecuzione della rogatoria; e per l’acquisizione di
documenti in copia, dunque senza bisogno di notifiche. Insomma
“con l’entrata in vigore della legge assicuriamo piena
collaborazione”, difendendo i diritti di chi si difende. Anche
perche’, conclude Casali, “la tattica di chiedere e chiedere ci
porta sfogliare il carciofo, senza poi arrivare a un vero
rilancio dei rapporti con l’Italia”.

“Il carciofo e’ bello che sfogliato, stiamo arrivando al cuore
ma non si vede la strada per normalizzare i rapporti”, prosegue
nella metafora il consigliere del Partito dei socialisti e dei
democratici Iro Belluzzi, mentre Foschi sottolinea come la legge
introduca “novita’ fondamentali”, a partire dall’acquisizione dei
documenti in copia e dallo snellimento delle procedure, ma
contiene anche “un’ambiguita’ di fondo”.

“Spero la minoranza ripensi al voto di astensione”, chiude il
dibattito Gian Nicola Berti della Lista della Liberta’: “Il
progetto di legge migliora l’ordinamento, assicurando celerita’
nelle risposte e tutela dei diritti”.

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