Lettera ai sammarinesi dal comissario straordinario per l’emergenza Covid-19

Lettera ai sammarinesi dal comissario straordinario per l’emergenza Covid-19

 Lettera ai sammarinesi dal comissario straordinario

per l’emergenza Covid-19 per la fine del suo mandato

Con la fine dell’emergenza legata alla pandemia Covid-19 arriva a termine anche il mio mandato di commissario straordinario. Vorrei, nel momento di lasciare il mio incarico, lasciare anche qualche breve riflessione su questo travagliato periodo.

Il primo pensiero va alle persone che si sono ammalate e a quelle che purtroppo non ce l’hanno fatta, a loro e alle loro famiglie. Personalmente credo che non ci siano esperienze peggiori della malattia, a maggior ragione quando questa è accompagnata dalla paura e dall’incertezza sull’esito finale. Abbiamo provato a fare tutto il possibile per non lasciare sole le persone ammalate e i loro familiari. La mia speranza è che questo sforzo si sia tradotto in una percezione di buona assistenza da parte delle persone.

Contemporaneamente credo che i cittadini della Repubblica vadano ringraziati per l’adesione alle norme che hanno limitato la mobilità e la libertà personale, la partecipazione convinta dei cittadini è stato l’elemento più importante di contrasto alla pandemia e senza questo contributo la fine dell’emergenza non sarebbe arrivata in questo modo e con questa tempistica.

Un secondo doveroso pensiero alle persone che hanno aspettato, nella grande maggioranza dei casi in maniera paziente e composta, la negativizzazione dei due tamponi prima di poter riprendere la loro vita. Anche in questo caso abbiamo cercato, nel limite del possibile e nelle more di una definizione di guarigione che solo recentemente è stata rivista, soprattutto nelle ultime settimane, attraverso l’esecuzione di tamponi orofaringei e una lettura meno restrittiva del risultato del tampone, di accelerare la fine dell’isolamento domiciliare.

Un ringraziamento sentito credo debba essere rivolto a tutto il personale dell’Iss, doveroso e scontato nei confronti del personale che ha prestato assistenza diretta ai pazienti con Covid-19, ma sentito e altrettanto dovuto a quanti, e sono stati tanti, sanitari e non, hanno permesso con la loro presenza, con il loro silenzioso e costante contributo, di mantenere un livello assistenziale sempre adeguato e rispettoso della dignità e dei diritti umani.

Un ultimo ringraziamento va alla politica tutta e al segretario onorevole Roberto Ciavatta in particolare, per la lucidità e il senso della realtà con cui ha affrontato una prova così difficile, per il supporto e la fiducia dimostrata sempre non solo nei miei confronti ma anche e soprattutto nei confronti di tutto il personale dell’Iss impegnato in maniera diretta o indiretta in questa battaglia.

Lascio, alla fine del mio incarico, un territorio in cui non solo non ci sono nuovi casi di infezione, ma neanche più pazienti ricoverati o in trattamento domiciliare.

Spero di aver trasmesso qualcosa alle tante persone con cui ho avuto il piacere di lavorare, sono certo di aver imparato tanto da loro.

È stato per me un piacere e un onore poterle rappresentare in momenti così difficili.

 

Massimo Arlotti, commissario straordinario per l’emergenza coronavirus

 

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