Lettera al Corriere su San Marino con risposta di Sergio Romano

Lettera al Corriere su San Marino con risposta di Sergio Romano

Sergio Romano, ambasciatore, professore di Storia delle relazioni internazionali, risponde nella sua rubrica su il Corriere della Sera ad una lettera di un lettore su San Marino e, in particolare, su come il piccolo Stato ha potuto sopravvivere al Risorgimento.

Durante i moti del 1848 e del 1849, la repubblica contribuì con parecchi volontari ai movimenti risorgimentali e protesse Garibaldi durante la sua fuga da Roma.

Al momento della formazione del Regno, quindi, San Marino era l’unico Stato della penisola che non fosse ‘reazionario’, come quelli del Papa e dei Borboni, o dominato da dinastie straniere.

I governi della Destra storica ne riconobbero l’indipendenza e stipularono con i suoi Reggenti la convenzione del 22 marzo 1862. E la sinistra mazziniana trattò la repubblica del Titano come il modello in piccolo formato dell’Italia che avevano sognato. Alla fine di un discorso a San Marino, Carducci disse: ‘Avevo bisogno di parlare al modo antico, repubblicano; perché io sono repubblicano di sentimenti (…) che non trovo nelle altre repubbliche odierne, e trovo qui’. ‘

Vedi lettera su San Marino e risposta di Sergio Romano

 

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