Lettera aperta di Alleanza Popolare a Fabio Berardi (Esteri) su Ubaldo Livolsi, 2006

Lettera aperta di Alleanza Popolare a Fabio Berardi (Esteri) su Ubaldo Livolsi, 2006

lettera aperta al segretario fabio berardi
2006 Maggio 17 – Alleanza Popolare Ufficio Stampa
Lettera aperta al Segretario di Stato per gli Affari Esteri e Politici Fabio Berardi
Signor Segretario,
non Le sarà sfuggita una notizia apparsa sul Corriere della Sera di venerdì 12 maggio relativa alle vicende giudiziarie del banchiere di affari Ubaldo Livolsi che dal 7 giugno del 2004 è anche Ambasciatore della Repubblica presso la Federazione Serbia-Montenegro. Secondo la notizia mai smentita, la Procura di Milano ne chiede il rinvio a giudizio per l’ipotesi di aggiotaggio nel 2003 quale Presidente di “Fin.Part” gruppo quotato in borsa e poi fallito. Oggi il finanziere della “Livolsi & Partners”, consigliere della Fininvest è stato prosciolto nel processo “All Iberian” grazie alla nuova legge sul falso in bilancio, assieme a Berlusconi. Il Corriere della Sera del 12 maggio informa che il suo coindagato Gianluigi Facchini, azionista di riferimento di Fin.Part ha deciso di patteggiare il reato. Non Le sembra che tutto questo sia un quadro poco bello per un signore che ha il passaporto diplomatico della Repubblica? Quando è stato nominato Ambasciatore a Belgrado, il 7 giugno 2004, quali informazioni avete chiesto e quali documenti avete preteso? Pochi mesi fa questo nostro Ambasciatore è stato descritto dalla stampa italiana come il regista, neppure tanto occulto, della fallita scalata a RCS da parte del “furbetto del quartierino” Stefano Ricucci. Quando lo avete nominato, nel 2004, avete verificato il curriculum vitae? Oggi che potete verificare queste notizie, non vi sembra che sia il caso quanto meno di una sospensione o di una auto-sospensione in attesa degli esiti dei nuovi giudizi, per il buon nome della Repubblica? Purtroppo non è il solo caso. Ce ne sono almeno altri due, diversi ma gravi, di cui potremo parlare nei prossimi giorni. Se il Rasputin di Montefiore, Ambasciatore a disposizione come corridore elettorale del piccolo Zar suo alleato, frequentatore improprio di uffici pubblici e Tribunali sammarinesi, dà una immagine folkloristicamente penosa ma in fondo comica per un piccolo portaborse di provincia, un Ambasciatore, Presidente di una società quotata in borsa e fallita, assolto dalla imputazione di falso in bilancio grazie alla nuova compiacente legge berlusconiana, non fa fare una grande figura alla Repubblica. C’è da chiedersi perché li andate sempre a scegliere nel mazzo. Se in regime di ordinaria amministrazione avete fatto e state facendo un clientelismo vergognoso, non potete prendere una decisione per tutelare l’immagine della Repubblica? Not in my name, dicono gli americani. Questi personaggi non possono e non devono rappresentarci. Aspetto buone notizie e anche subito.

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