Lettera dei sindacati al … futuro governo

Lettera dei sindacati al … futuro governo

Credito sociale da potenziare, aumento degli assegni familiari e conferma del fiscal drag. Sono le proposte indicate dai segretari confederali, Giovanni Ghiotti (CSdL) e Marco Beccari (CDLS), nella lettera spedita al Segretario di Stato alle Finanze e ai gruppi consiliari in vista dell’imminente dibattito parlamentare sul Bilancio 2009.

Ecco il testo della lettera dei segretari confederali.
Desideriamo richiamare la Vostra attenzione su nostre prime valutazioni e proposte in relazione al progetto previsionale di bilancio per l’anno 2009, su cui intervenire attraverso appositi emendamenti.

Rileviamo in premessa che lo stanziamento di € 700.000,00 già previsto all’art. 50 della legge 21 dicembre 2007 n. 129 non ha trovato il suo impiego, in quanto a tutt’oggi non sono state avviate le procedure di apertura dei termini per la presentazione delle domande per accedere alle risorse finanziarie denominate certificato di credito sociale. Qualora non si procedesse in corso d’anno alla sua applicazione, dette risorse andrebbero in economie, e dunque si rende indispensabile procedere da subito all’avvio della fase di assegnazione come previsto.
A tal proposito sottolineiamo la necessità di dar corso all’impegno di legge, in quanto vanno moltiplicandosi nel paese i casi di disagio socio economico delle famiglie, a cui tale strumento può, al momento attuale, offrire una risposta concreta.

Passando al bilancio previsionale 2009, inviatoci il 7 novembre scorso, evidenziamo tre aspetti prioritariamente.
Lo stanziamento all’art. 45 “strumenti di protezione sociale” pari a € 900.000,00 è una cifra largamente insufficiente rispetto alla “platea” di possibili aventi diritto, benché superiore rispetto all’anno precedente. In effetti l’incremento rispetto alla legge del 2007 è di 200 mila euro, tuttavia va precisato che l’ISS ha già preventivato che tale cifra verrà quasi per intero destinata a compensare gli sgravi contributivi per l’assistenza domiciliare ad anziani, che si pone in forte crescita rispetto all’anno precedente. Inoltre va rimarcato che nell’ultimo anno si è assistito ad un aumento molto rilevante del numero di richiedenti e che al 40% delle domande accolte, è stata destinata la somma di € 500, importo che ha reso assolutamente insufficiente ed inadeguato l’intervento stesso.
Per cui si rende indispensabile, per tornare alle finalità originarie dell’intervento sociale attivato, aumentare in maniera consistente lo stanziamento affinché diventi uno strumento di reale sostegno alle famiglie in difficoltà.
Parallelamente si chiede di rivedere i criteri per l’attribuzione del credito sociale, affinché siano più rispondenti alle molteplici casistiche che nel tempo si sono evidenziate, come pure il meccanismo delle detrazioni dovrebbe subire un sensibile innalzamento rendendole più vicine alla realtà.
In tal senso siamo disponibili a fornire il nostro contributo, peraltro già previsto nella proposta di legge sotto forma di “confronto”, nel determinare un modello applicativo il più possibile efficace, in attesa che la materia trovi una sua strutturazione definitiva.

Infine, pur nella particolarità della situazione istituzionale, riteniamo sia possibile intervenire sugli assegni familiari attraverso un loro adeguamento, rispondendo in tal modo ad una esigenza, da tempo rivendicata dall’organizzazione sindacale, di sostenere maggiormente le famiglie con figli a carico. Nella precedente legislatura si era sviluppato un ampio confronto tra governo e sindacati su questa materia, arrivando ad un passo dalla sua conclusione. E’ da rilevare che il momento difficile colpisce principalmente i soggetti socialmente più deboli, per cui si chiede di adottare decisioni positive nella direzione indicata.

L’ultimo argomento che si vuole proporre riguarda l’intervento di fiscal drag, rispetto al quale registriamo una consuetudine ultraventennale, che si chiede di confermare anche per l’anno in corso, attraverso apposito accordo interconfederale.

Quanto sopra, va unicamente nella direzione di fornire un reale sostegno alle famiglie per contrastare rischi di pericoloso impoverimento, che la nostra società deve essere pienamente capace di scongiurare e per salvaguardare il potere d’acquisto delle retribuzioni.

Nel confermare la nostra disponibilità al confronto, confidiamo nella Vostra positiva volontà e porgiamo distinti saluti.

I segretari generali

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