Lettera della Consulta sociale e sanitaria alle massime istituzioni sammarinesi

Lettera della Consulta sociale e sanitaria alle massime istituzioni sammarinesi

Da L’informazione di San Marino di giovedì 6 giugno 2016, lettera integrale inviata
dalla Consulta sociale e sanitaria a Reggenza, membri del Congresso di Stato e del Consiglio in cui l’organo politico-sindacale boccia la gestione dell’Istituto.

“1. Le numerose delibere che la
Consulta emette non hanno mai
riscontro nei fatti


2. Le informazioni del Comitato
Esecutivo sulle iniziative e sui
progetti che si intendono
promuovere vengono comunicate
alla Consulta, nella maggior
parte dei casi, quando gli
stessi sono in corso o sono già
a compimento, il che rende assolutamente
inutile esprimere
valutazioni e pareri in merito.


3. La scarsa presenza alle sedute
del direttore generale (e
quando è presente lo è per pochi
minuti) toglie alla Consulta
la possibilità di esaminare e
chiarire argomenti di attualità.


4. Quando la Consulta riesce
ad esprimere pareri a tempo debito,
non ha più informazioni
sull’iter di realizzazione dei
progetti e il più delle volte scopre che è stato messo in atto
qualcosa di completamente
diverso.


5. La Consulta ha la concreta
percezione che le sue riunioni
siano considerate “perdita di
tempo” quando invece rappresentano
un punto di confronto,
di incontro e di ascolto tra
le parti politiche e sociali – che
i suoi membri rappresentano
– e gli organismi che hanno
la gestione della sanità, le cui
problematiche e la cui complessità
esigono partecipazione e
condivisione di tutti i soggetti
che la legge ha investito di responsabilità.


6. A conferma dei suddetti
comportamenti, la Consulta
denuncia di non aver potuto
ancora esaminare budget, piano
degli investimenti, fabbisogno e
piano del personale per i quali
il parere è richiesto ex-lege. Ci
chiediamo a cosa servirà intervenire
sulle citate questioni, se
non come paravento, quando è
già trascorso metà anno interessato,
per cose già realizzate
o già impegnate;


7. Altro esempio eclatante è
rappresentato dalla riforma
della Medicina di Base. La
Consulta aveva espresso parere
favorevole al progetto presentato
dal direttore socio sanitario
e aveva raccomandato la massima
attenzione e informazione
nella sua fase istitutiva. Il
progetto è partito senza una sufficiente preparazione del
personale e senza una adeguata
informazione agli utenti. A prezzo
di qualche difficoltà, la popolazione
era comunque entrata
nel nuovo sistema e ne stava
apprezzando le qualità quando
lo stesso progetto è stato stravolto
e né la Consulta – con la
quale il progetto era stato
concordato – né gli utenti sono
stati informati, Tutto ciò si è
tradotto nel caos che gli organi
di informazione hanno ampiamente
descritto e – crediamo
.- in un significativo dispendio
di risorse.


8. In merito al progetto di informatizzazione,
la Consulta era
stata debitamente interpellata
e aveva dato parere favorevole
subordinato alla risoluzione
delle criticità che erano emerse.
Il progetto è andato avanti ma
le criticità non sono state risolte
e i costi sono lievitati. In una
seduta della Consulta del luglio
2015, il responsabile dell’ufficio
informatico aveva assicurato
che il progetto sarebbe stato
completato entro l’anno. Siamo
a metà dell’anno successivo e la
situazione è disastrosa. Sarebbe
interessante conoscere la verità,
a quanto ammontasse il budget
iniziale previsto e quale
sarà la spesa finale, ma soprattutto
se saranno soddisfatte le
aspettative riposte e le promesse
fatte.


9. Infine la Consulta stìgmatizza e manifesta la sua preoccupazione
per quanto affermato
dal direttore generale attraverso
gli organi di stampa relativamente
a ipotetici casi di mala
sanità. La Consulta non condivide
questa forma di denuncia
plateale suggerendo che, qualora
sussistano casi di presunta
malasanità, essi vadano chiariti
a priori e in collaborazione
nella loro fondatezza, prima che
siano rilasciate dichiarazioni
agli organi di informazione che,
rendendole di pubblico dominio,
innescano fra i cittadini
panico, disorientamento e sfiducia
nel nostro sistema sanitario.

10. La Consulta esprime forti
perplessità sulla gestione
dell’Istituto per la Sicurezza
Sociale da parte di un comitato
esecutivo formato da tre direttori
che trasmettono la concreta
impressione di essere in conflittualità
fra loro (e dunque riversano
incertezza e instabilità sul
presente e sul futuro) e sui rapporti,
non ottimali dal nostro
punto di osservazione, del direttore
generale con altre figure
della realtà socio-sanitaria
dell’Istituto, quali ì dirigenti dei
vari servizi, authority sanitaria,
ecc.

A fronte delle considerazioni
espresse, la Consulta, pur confermando
la piena volontà
dell’attuale formazione di offri
re, come da sempre, la piena
collaborazione per trovare le
migliori e più appropriate soluzioni
alle attività e agli immancabili
problemi nella gestione
dell’Iss, sottopone al Governo
e al Consiglio Grande e Generale
la riflessione sulla opportunità
di prevedere interventi
legislativi in merito alla ristrutturazione
della governance
dell’Istituto Sicurezza Sociale e
di promuovere una discussione
aperta sul ruolo della stessa
Consulta per capire se è maturo
il tempo di ripensarne struttura
e compiti.

La Consulta si rende disponibile
per ogni eventuale chiarimento
o incontro sulle problematiche
evidenziate”.

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