Domenica 29 marzo presso la Sala del Giudizio del Museo della Città (via Tonini, 1) alle ore 16.00, quattro fra i più significativi poeti italiani contemporanei, legati per origini o esperienze di vita alla nostra città, converseranno sul fare poesia oggi, sul loro personale modo di intenderla e viverla. Non solo. Questo dialogo fra poeti, oltre che occasione di ragionamento e scambio critico ed emozionale, sarà anche un reading di poesia, un’opportunità per ascoltare le poesie dalla viva voce degli autori.
Protagonisti dell’incontro:
Ennio Cavalli, caporedattore culturale del giornale Radio Rai, poeta, scrittore e giornalista, presenterà L’imperfetto del lutto (Aragno, 2008, Premio Città di Fabriano 2008, finalista al Premio Viareggio-Rèpaci 2008), una conversazione amorosa dedicata alla memoria della poetessa Paola Malavasi. Una ‘protesta laica che zappa nella piaga e non vuole sanarla’, ha scritto Erri De Luca nella prefazione, che a chiunque abbia conti in sospeso con un’assenza mai giustificata, può fare da supplenza.
Sull’opera poetica di Cavalli hanno scritto Giorgio Bárberi Squarotti, Angelo Maria Ripellino, Federico Fellini, Roberto Roversi, Erri De Luca, Giorgio Bassani, Dario Bellezza, Giacinto Spagnoletti e altri. Tra le sue raccolte di versi si citano l’autoantologia Cose proprie (Spirali, 2003, premio Pascoli 2004), in cui ha riunito trent’anni di versi, il Libro di Sillabe (Donzelli, 2006). La sua opera più recente in prosa: Quattro errori di Dio (Aragno, 2005, Premio Selezione Campiello), Il divano del Nord (Feltrinelli, 2005).
Rosita Copioli, poetessa e saggista, proporrà Il postino fedele (Mondadori, 2008), sua ultima e maggiore opera che sorprende il lettore per l’ampiezza di fiato e l’originalità della proposta lirica, per il suo fluire libero in una continuità di rimandi e di echi interni dove domina il mistero vitale della luce. Un’ininterrotta meditazione per immagini sul senso dell’esistere.
Rosita Copioli in poesia ha pubblicato Splendida lumina solis (Forum, 1979, premio Viareggio ‘opera prima”); Furore delle rose (Guanda, 1989, premio giuria Montale), Elena (Guanda, 1996). In prosa: I giardini dei popoli sotto le onde (Guanda, 1991), Ildegarda oltre il tempo (Raffaelli editore). Di saggistica si citano: Tradurre poesia (Paideia, 1983); Narrare (Theoria, 1985); Tradizioni della poesia italiana contemporanea (Theoria, 1988). Dal 1979 al I989 ha diretto la rivista letteraria ‘L’altro versante’. Studiosa di W.B.Yeats, ne ha curato Il crepuscolo celtico (Theoria, 1987). Ha scritto testi drammatici, si occupa di studi storici.
Umberto Piersanti, poeta, scrittore, docente di Sociologia della letteratura all’Università di Urbino, presenterà Tra alberi e vicende. Poesie 1967-1990 (Archinto, 2009), che raccoglie interamente le pubblicazioni anteriori alla trilogia Einaudi avviata nel 1994 con I luoghi persi, proseguita con Nel tempo che precede (2002), e giunta a compimento nel 2008 con L’Albero delle nebbie. Il poeta urbinate, lirico e naturalistico, fa i conti specialmente con luoghi e tempi, con le ambientazioni nella campagna rinascimentale che richiamano una matrice intessuta di ricordi e un’eredità che proviene dall’età dell’infanzia e dell’adolescenza.
Della sua ultra decennale carriera letteraria, nel corso della quale ha pubblicato diverse raccolte poetiche, testi di saggistica e anche opere di narrativa, si citano
i libri di poesia: La breve stagione (Ad libitum, 1967); Il tempo differente, (Sciascia, 1974), L’urlo della mente (Vallecchi, 1977), Nascere nel ’40 (Shakespere e C., 1981), Passaggio di sequenza (Cappelli, 1986). Ha inoltre pubblicato il romanzo L’uomo delle Cesane (Camunia, 1994) e scritto vari testi filmici. Dirige la rivista “Pelagos”, collabora con “Tuttolibri La Stampa” e con “Il Corriere Adriatico”. Nel 2005
è stato uno dei candidati per il Premio Nobel per la Letteratura.
Sergio Zavoli, Presidente della Commissione di Vigilanza Rai e Senatore della Repubblica da tre legislature, è una figura di primo piano della comunicazione d’autore. Definito da Indro Montanelli ‘il principe del giornalismo televisivo’, Sergio Zavoli è autore di numerose opere saggistiche e letterarie. Si citano le più recenti:
In parole strette (Mondadori, 2000), Se Dio c’è, dialogo col teologo Piero Coda (Rai-Eri Mondadori, 2000), Diario di un cronista (Rai-Eri Mondadori, 2002), Il dolore inutile (Garzanti, 2000 e 2002), La Questione (Mondadori 2007).
Fra le opere poetiche: Un cauto guardare (Mondadori, 1995, Premio Alfonso Gatto), L’orlo delle cose (Mondadori, 2004). L’Università di Urbino gli ha conferito la laurea ad honorem in Lettere; l’Ateneo romano di Tor Vergata la laurea honoris causa in Giornalismo. È Presidente dei premi Dino Campana per la poesia, Estense per il giornalismo d’autore, Boccaccio per la letteratura.
In questo dialogo fra poeti, Sergio Zavoli presenterà La parte in ombra (Mondadori, 2009), l’opera appena apparsa in libreria che rappresenta il punto più alto della sua produzione poetica. Il percorso nella memoria qui si intreccia con il senso della realtà quotidiana, degli affetti familiari, dei luoghi e delle persone amate, ma anche con gli eventi tragici che hanno segnato la politica italiana e internazionale: dalle stragi del terrorismo alle guerre in Medio Oriente.
Maestro di cerimonia sarà il critico letterario e poeta Alberto Bertoni, autore fra l’altro di La poesia. Come si legge e come si scrive (il Mulino, 2006), dove afferma: ‘Naturalmente non è possibile insegnare a diventare poeti […] un’autentica, possibile e anzi auspicabile educazione alla poesia può darsi solo se, dai primi tentativi di creazione in proprio, si impara a muovere verso l’acquisizione di una capacità vera di lettura del testo poetico. E leggere la poesia, per poi magari prendere a scriverla in prima persona secondo la competenza nel frattempo acquisita, equivale a possedere tutte le tecniche che innervano il suo “fare”, le necessarie nozioni storiche, ma anche una rinnovata disponibilità all’ascolto’.