L’informazione di San Marino
Direttivo Bcsm, decisione rimandata su Vivoli
L’ex membro della vigilanza, interrogato ieri, intanto, per tre ore
Antonio Fabbri
Il Consiglio Direttivo non ha deciso le sorti di Andrea Vivoli, tra l’altro interrogato ieri dal commissario della legge Alberto Buriani per circa tre ore nell’ambito dell’inchiesta che lo vede indagato assieme all’ex direttore Mario Giannini. Giannini che, invece, ha declinato l’invito ad essere interrogato.
La Tv di Stato afferma, probabilmente sulla base di notizie lasciate filtrare ad arte per fare pressioni, che il trasferimento di Vivoli alle relazioni internazionali è cosa fatta, caldeggiata in particolare dall’area democristiana-ciellina, e che da stabilire ci sono soltanto le mansioni e l’attività della centrale rischi. In realtà non è stato deciso niente di tutto questo ancora dal Direttivo.
Insomma, mentre la partita
su Banca centrale si gioca anche
su una comunicazione distorta,
il Consiglio Direttivo, sull’ex
membro della vigilanza, non ha
deciso né verbalizzato ancora
nulla. Decisione sul conto di
Vivoli, dunque, rimandata ad
una prossima seduta.
Questo anche perché il presidente di Bcsm, Renato Clarizia, ha dovuto lasciare l’incontro per incontrare i politici, stante che, pure in maggioranza, c’è chi sta chiedendo la testa di Clarizia. Se il presidente sia disponibile al famoso passo indietro è tutta da vedere. Sta di fatto che, in particolare dalla componente democristiana, sulla base di non meglio precisati dettati romani, si sarebbe ormai mandata giù l’eventualità di fare cadere le teste di Giannini, già dimessosi, e di Clarizia, argomento pare anche degli incontri di ieri, ma Vivoli sarebbe intoccabile.
Difficile dire se questa “intoccabilità”
sia reale, ma così viene
propalata negli ambienti politici
alle prese con la delicata situazione,
tanto che si dà come cosa
fatta e assodata il trasferimento
agli affari internazionali, ancor
prima che il Consiglio Direttivo
abbia deliberato qualcosa in
merito.