L’informazione di San Marino: Esenzione alle banche genererà ammanco in bilancio di 2,7 milioni

L’informazione di San Marino: Esenzione alle banche genererà ammanco in bilancio di 2,7 milioni

Esenzione alle banche genererà ammanco in bilancio di 2,7 milioni

“Tra gaffes, dietrofront e lacune, Rete e Mdsi accettano supinamente favori agli istituti di credito e il debito estero”

ANTONIO FABBRI – Nemmeno un mese dall’assunzione ufficiale dell’incarico di governo, ma è già lunga la sequenza di gaffes, dietrofront e lacune collezionate. Ne è convinta Repubblica Futura che evidenzia e rimarca le anomalie di questa prima fase di legislatura.

“Se abbiamo dato una valutazione positiva per la convocazione di una commissione finanze per l’incontro con il Fondo Monetario, gli esiti della seduta ci lasciano però molto preoccupati”, dice Nicola Renzi.

“Se l’intenzione è quella di fare in modo che il paese si mostri unito, allora il governo avrebbe dovuto metterci a conoscenza delle posizioni che avrebbe portato al Fondo monetario internazionale. Ma non è stato così. Avrebbe potuto anche chiedere tempo, perché capiamo che appena insediato serve tempo per redigere un action plan. Ma anche questo non è stato detto”. Poi elenca le lacune della posizione governativa: “Non sappiamo quale sia la voce del governo su varie tematiche oggetto di confronto con il Fmi. Come intende trattare il credito di imposta? Come approcciarsi alla normativa legata alla convenzione monetaria che richiama il bail-in? Quali valutazioni compie rispetto al “salvabanche” che in Commissione finanze ha visto interventi critici anche dalla stessa maggioranza? Cosa intende fare sul fondo pensione che era in BancaCis? Cosa sui fondi pensione segregati? Cosa intende fare per reperire liquidità? Sul debito estero, il governo non ha detto quale delle tre strade voglia percorrere. Altro interrogativo: cosa intende fare su Cassa di Risparmio?

Per lungo tempo ci ha detto quello di Cassa era un bilancio liquidatorio. Noi siamo convinti che fosse veritiero. Ora la maggioranza e il governo hanno una occasione unica, se sette relazioni diverse non sono considerate valide, possono fare chiarezza e rivedere il bilancio di Carisp. Fare un nuovo bilancio che vedremo se darà risultati migliori. Non ci dicano che la vendita dei crediti Delta ha fatto sì che il bilancio si deteriorasse. L’incidenza di quella voce era microscopica rispetto alla cumulativa entità del bilancio di Cassa. Queste sono risposte che devono al Paese”. (…)

Ci sono poi le considerazioni di carattere politico e qui Renzi cita le posizioni, diametralmente opposte, di Rete e di Mdsi. “Lo facciamo perché principalmente ai cittadini bisogna dire la verità. Non è possibile chiedere i voti per una certa linea politica salvo poi rimangiarsela. Ebbene, scriveva Rete in un comunicato del 28 febbraio 2017: ‘nessuno concede somme in prestito senza chiedere contropartita. L’indebitamento estero è un grave attacco alla sovranità della nostra Repubblica. Significa mettere il nostro stato nelle condizioni di far decidere ad altri le politiche finanziarie: questo va scongiurato’. E ancora ‘Ci batteremo con tutte le forze per scongiurare questa decisione’. I cittadini vogliono sapere se le posizioni sono ancora queste. (…)

Articolo tratto da L’informazione

Leggi l’articolo integrale di Antonio Fabbri pubblicato dopo le 21

Sull’indebitamento estero leggi anche “Debito estero: sovranità a rischio” Domani-Motus Liberi

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