L’Informazione di San Marino: la lista federativa di Nuova San Marino

L’Informazione di San Marino: la lista federativa di Nuova San Marino

L’Informazione di San Marino (sabato 13 agosto 2016)

Nsm: “Pensiamo a lista federativa per unire soggetti della societa’ civile”

 Scenderemo
in campo
solo se ci saranno
le condizioni.
Cerchiamo persone
libere non comprabili
e non condizionabili
L’accordo si trova
sulla cose da fare
e soprattutto
su come farle

“Nuova San Marino ha fatto delle
proposte pensando di poter
scendere anche in campo con
una lista federativa che possa
unire vari movimenti della società
civile. Ma noi ci impegneremo
se ne vale la pena. Se ci sono le
condizioni perché si possa lavorare
attorno ai problemi. Noi
siamo pronti a scendere in campo
anche senza preclusioni, ma
pensiamo che questa compagine
debba essere composta di persone
libere, inattaccabili, non comprabili,
indipendentemente dalle
storie di ognuno di noi, per cercare
di mettere a posto i problemi
di questo paese. Poi quando
il Paese sarà a posto possiamo
riprendere ad essere ciascuno
della sua ideologia. Adesso non
c’è grande spazio per il dibattito
ideologico. Però saremo disposti
a ragionare con coloro che
condividono le cose da fare e soprattutto
come farle”.
Così Augusto Casali sintetizza la
posizione di Nuova San Marino
nell’attuale scenario politico.
“Nuova San Marino si muove
autonomamente. La situazione
del paese è drammatica, siamo
sull’orlo del precipizio, ma assistiamo
al balletto delle possibili
coalizioni. Però nessuno dice per
quale motivo vuole stare assieme e questo ci preoccupa. Un altro
governo risicato che faccia un
altro giro a vuoto, il Paese non
se lo può permettere. Occorre
decidere poche cose da fare e
come farle”.
Gli fa eco Erik Casali: “Noi abbiamo
presentato una serie di
documenti corposi che va a indicare
cose da fare subito. Ci pare
invece si stia dando molta importanza
alla forma e poco alla
sostanza. Se siamo tutti d’accordo
che il paese è di fronte al
default economico e gli investitori
non arrivano, se è vero che
siamo in emergenza, bisognerà
ragionare che ci sono delle cose
da fare. Le persone libere che
guardano e vedono come vanno
le cose è ora che ci mettano la
faccia”. Dunque per scendere in
campo Nsm chiede il sostegno
della società civile “delle persone
libere, indipendenti, non
comprabili, non condizionabili”,
specificano.
Vengono poi enunciate le cose
su cui pongono l’accento: “In
politica estera abbiamo bisogno
di uno che faccia il ministro
degli Esteri e che non vada solo dal vescovo. Pensiamo che debba
essere istituito un incaricato
d’affari, tutti i ministeri degli
esteri ce l’hanno. Noi no. Gli
abusi edilizi ormai andranno
in prescrizione e lo Stato non
ci guadagnerà niente. Sosteniamo
che vada abolita la Smac.
Il turismo deve prevedere delle
politiche commerciali a favore
di tutti. Nella sanità la preoccupazione
è alta. Sicurezza: era
attesa la riforma dei corpi di
polizia. Non è successo niente.
Non si parlano fra di loro, non
c’è lavoro di intelligence ”.
Altro timore viene espresso da
Nsm per i referendum. “Sono
visti come una volontà popolare
da interpretare e, a questo punto,
la volontà dei cittadini non
viene rispettata”, affermano riferendosi
alle normative di recepimento
con dei “correttivi”. “I
quesiti vanno recepiti così come
sono – dicono – diversamente ci
troveremmo di fronte a un colpo
di Stato”.
Epifanio Troina pone poi l’accento
che dopo le cose da fare
nei primi 100 giorni occorrerà
ragionare anche in prospettiva
e pone l’accento su territorio acque,
rifiuti, energia, trasporti.
“Siamo in un paese narcotizzato
– aggiunge Alberto Amati – dove
vige la rassegnazione. Il popolo
deve risorgere. I movimenti in
generale sono le uniche possibilità.
La barca non è che stia
affondando… è già affondata. Si
scenderà in campo solo se c’è
una prospettiva reale e risposta
da parte della popolazione”.

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