L’informazione: Presidente di Banca Centrale, il Governo propone l’egiziano Grais

L’informazione: Presidente di Banca Centrale, il Governo propone l’egiziano Grais

L’informazione

Presidente di Banca Centrale, il Governo propone l’egiziano Grais

Dopo i due ritiri, ritorna in ballo il curriculum del professionista esperto di finanza islamica, già membro di Banca Mondiale formatosi in Svizzera

 

SAN MARINO. Dopo il ritiro di due candidati della terna finale inizialmente preparata dal governo, Marcello Mentini e Riccardo Ercoli, era rimasto come candidato il solo Gianfranco Antonio Vento. Questo aveva creato la necessità di presentarsi in Commissione con più di un curriculum. Così è arrivato il ripescaggio della candidatura, per la verità mai accantonata del tutto, di Wafik Grais, egiziano. Anzi, l’orientamento del governo espresso ieri in commissione è stato proprio a mandare avanti la candidatura di quest’ultimo da proporre alla votazione del Consiglio Grande e Generale.
In Commissione consiliare
Finanze, dunque, il segretario
di Stato Gian Carlo Capicchioni
porta i curricula dei candidati
finalisti alla presidenza di Banca
centrale e una novità inattesa,
con il rientro nella partita,
appunto, di Wafik Grais, l’unico
finalista non italiano.
L’esperto
in finanza islamica, è cittadino
sia egiziono che svizzero, ed era
stato in un primo momento accantonato
per la non familiarità
con la lingua italiana.
“Sono
due figure di alto livello- spiega
il segretario di Stat ai commissari-
il Congresso non ha una indicazione su uno o l’altro in questo momento”. L’esecutivo,
prosegue Capicchioni, si
impegna ad indicare ai membri
della Commissione quale dei
due sarà il designato -tra Grais
e Gianfranco Antonio Vento- e
che apparirà in audizione nella
seduta convocata per mercoledì
prossimo, alla vigilia del passaggio
della nomina in Consiglio
grande e generale.
Grais ha
esperienze in organismi finanziari
internazionali, sia pubblici
che privati. Per lungo tempo è
stato operativo all’interno della
Banca Mondiale.

La notizia del secondo ritiro
e del recupero del nominativo
di Grais ha sollevato qualche perplessità nell’opposizione.
Per Andrea Zafferani, C10,
“politicamente una partita così
delicata è stata mal gestita”,
portando “a una situazione
imbarazzante di rinunce
progressive”.
Anche dalla
maggioranza qualcuno esprime
imbarazzo per le rinunce in
extremis, come Massimo Cenci,
Ns, e Fabio Berardi, Pdcs,
quest’ultimo però ammette la
difficoltà nel reperire figure di
così alto profilo. Per Gerardo
Giovagnoli, Psd, le responsabilità
del ritiro dei due candidati
invece “non sono da imputare a
nessuno”.
In chiusura al dibattito, l’opposizione (Ca, Rete, Ps, Upr)
presenta un Odg per “dare
mandato al congresso di Stato
di riprendere la selezione del
candidato all’incarico di presidente
di Banca centrale dai 7
candidati oggetto di audizione
da parte del congresso di Stato
nel mese di dicembre 2015”.
L’Odg viene respinto, con 8
voti contrari e 5 a favore.
La Commissione si chiude con
l’impegno espresso da parte del
segretario di Stato di comunicare
il candidato finale selezionato
dal Governo che parteciperà
in audizione alla prossima
seduta, convocata per mercoledì
mattina
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