Lionello Mancini, Sole 24 Ore, Intervista a Stefano Caringi – “Abbiamo vigilato correttamente”

Lionello Mancini, Sole 24 Ore, Intervista a Stefano Caringi – “Abbiamo vigilato correttamente”

Sole 24 Ore

Intervista a Stefano Caringi – “Abbiamo vigilato correttamente”

Lionello Mancini

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INTERVISTA Stefano Caringi Ex responsabile Vigilanza bancaria di San Marino «Abbiamo vigilato correttamente»

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Alla Banca centrale, Stefano Caringi è approdato nel 2006, anno in cui il direttore generale Luca Papi riesce a organizzare il primo vero servizio di Vigilanza della storia della Repubblica. Trent’anni di vigilanza ispettiva in Banca d’Italia, reputazione solida e specchiata, il 65enne Caringi sembra la persona giusta per gestire il difficile debutto. Ma il 4 febbraio, il capo degli ispettori viene licenziato in tronco.

Secondo il governo lei non ha svolto bene il suo compito
Il motivo della sfiducia dimostratami, che ricambio totalmente, non è la scarsa vigilanza, ma proprio l’incisività dell’azione esercitata dalla Banca centrale, proprio in questi giorni apprezzata anche dal Fmi.

Via lei, il governo intende “rafforzare la vigilanza”

Il problema non è la mia persona. Credo che la modalità di decapitazione dell’intero vertice della Banca renderà difficile reclutare persone serie disposte a collaborare, sapendo di poter contare su una sufficiente autonomia. Non saprei aggiungere altro.

Quante persone vigilano sulle 12 banche e le 50 finanziane del Titano?

Circa 25. Ma solo negli ultimi tempi erano stati fatti innesti di persone esperte. Il lavoro è molto aumentato negli ultimi anni e i vertici della Vigilanza denunciavano da tempo la scarsità di risorse umane, ma non solo. Solo di recente sono stati creati presupposti normativi e regolamentari per attivare provvedimenti straordinari e sanzionatori. Fino al 2006 non c’era nulla.

Come operava la struttura? Da chi riceveva le disposizioni? A chi riferiva?

C’era il Coordinamento della Vigilanza, un organo collegiale di tre persone, che ora non esiste perché io sono stato licenziato e gli altri due si sono dimessi. Abbiamo sempre operato unanimemente e, purtroppo, sempre in assenza di impulsi di qualche valore dal livello politico.

Il Governo l’accusa di aver rallentato l’attività nel 2009
E’ falso. La Relazione annuale darà tutte le informazioni al riguardo. Se c’è stato un limite è quello delle poche risorse umane disponibili.

Ancora: non ha seguito le disposizioni ricevute

Le indicazioni su come orientare l’attività sono state scarse, nonostante le ripetute sollecitazioni. Il Governo non ha mai dato indicazioni sul modello di sistema finanziario da sviluppare. E comunque le poche disposizioni emerse sono state tutte tempestivamente eseguite.

Ha mai subito interferenze?
Il nostro è un lavoro scomodo e capita spesso di subire interferenze e pressioni. Sono state sempre respinte.

Perché è andato a deporre a Forlì, che indaga sulla Cassa di San Marino? Ora è indicato come un traditore…

Sono un cittadino italiano, risiedo in Italia, non potevo non rispondere a una convocazione della magistratura, né potevo opporre alcun segreto d’ufficio. Ho risposto, come faccio sempre, in modo veritiero e non reticente. E se venissi richiamato, non ritratterei una sola parola.

L’accusano di aver confermato che le banche sammarinesi ospitano l’evasione fiscale italiana, di essere legato a Banca d’Italia.

Sull’evasione fiscale, non ho detto nulla che non sia di pubblico dominio e che non sia stato, peraltro, confermato dall’esito dello scudo fiscale. Quanto a Banca d’Italia, sono fiero dei valori che vi ho appreso. Ma probabilmente, dopo una simile affermazione, questo governo sammarinese avrebbe ritirato il gradimento a chiunque.

Come giudica il sistema banche sammarinese? Di cosa ha bisogno?

Sono stati fatti enormi passi per dare al sistema una struttura in linea con i migliori standard internazionali e per rafforzarne la stabilità. E’ incomprensibile che oggi si voglia distruggere tutto. L’unica strada per migliorare è quella di conquistare, con serietà e senza furbizie, il rispetto internazionale.

Dopo questa esperienza accetterebbe un nuovo incarico di vigilanza, se le venisse offerto?

Non da questo Governo.

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