Il prof. Emanuele Fisicaro, esperto di diritto internazionale, relatore nel convegno ‘Indagini finanziarie e segreto bancario’ che ha avuto luogo al Kursaal di San Marino alla fine di ottobre, promosso dal Credito Sammarinese, nell’occasione non aveva espresso alcun dubbio sulla sostanziale validità giuridica della Convenzione in materia finanziaria fra Italia e San Marino stipulata nel 1991, detta
‘Accordo valutario’.
Il prof. Fisicaro ha ribadito questo suo parere, con ancora maggiore chiarezza e determinazione, dalle colonne di IlSole24Ore.
In sostanza l’Italia nel sottoscrivere successivi accordi internazionali in detta materia, in particolare con l’Unione Europea, avrebbe dovuto tener conto di tale Convenzione o comunque tenerne conto nell’applicazione. Invece il procuratore di Forlì Fabio di Vizio ed il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, muovendosi fra l’altro di comune intesa, agiscono come se la Convenzione del 1991 fosse stata superata dagli
accordi firmati successivamente dalla stessa Italia con l’Unione Europea.
Precisa il prof. Fisicaro: l’articolo 9 ‘prevede che la Convenzione abbia durata illimitata, salvo denuncia di una delle due Parti con preavviso di sei mesi. Pertanto, non essendo stato inoltrato alcun genere di denuncia, questa Convenzione dovrebbe essere ancora vigente‘.
Certamente dello stesso parere è il prof. avv. Filippo Sgubbi di Bologna, che, nel giugno scorso, ha suggerito al governo sammarinese di avvalersi proprio di detta convenzione per chiedere la convocazione del ‘Comitato di contatto’. Convocazione avvenuta solo agli inizi di novembre e con risultati tutt’altro che buoni per San Marino.
Il 2008 ha messo in evidenza il
degrado della qualità dei politici sammarinesi e minato, speriamo non in modo irrecuperabile, il sistema bancario e finaziario sammarinese che con dodici banche
e cinquantotto finanziarie costituisce
l’ossatura dell’intera economia sammarinese.
Speriamo che l’autorevole parere del prof. Fisicaro possa aiutare a cominciare a risalire la china, già prima del 31 dicembre.