La necessità di un ricambio alla guida del Comune di Rimini, risulta evidente ogni giorno di più.
Quando da buone intenzioni ed accordi di massima con le associazioni di categoria si arriva a polemiche accese e netta contrapposizione con le stesse, significa che veramente la misura è colma.
Mi riferisco alla questione del finanziamento degli eventi ed alla conseguente proposta della tassazione dei passi carrai.
Innanzi tutto va detto che il Comune ha dichiarato a più riprese la propria difficoltà a continuare a far fronte ai costi di alcuni eventi importanti per la nostra città, e già qui si potrebbe discutere, soprattutto dopo gli appunti della Corte dei Conti sulle eccessive consulenze, se questa difficoltà sia reale o sia il frutto di cattiva amministrazione.
Leggendo poi le cronache di questi giorni emerge che gli albergatori e i pubblici esercizi si erano dichiarati disponibili a contribuire ai costi di questi eventi ma di fronte alla proposta della giunta hanno espresso tutto il loro disaccordo lamentando uno scarso coinvolgimento e contestando il provvedimento ipotizzato dall’Amministrazione.
In poche parole, di fronte ad una disponibilità di massima dei diretti interessati a contribuire, il Comune non è stato capace di organizzare un vero consenso sul modo di collaborare limitandosi a pensare ad una tassa generalizzata per tutte le partite IVA senza le dovute distinzioni.
Potremmo dire nessuna capacità di coinvolgimento e scarsa capacità tecnica nell’individuare lo strumento utile.
E se non si riesce ad impostare una tassa nemmeno quando i tassati sono d’accordo nel pagarla, la capacità di amministrare la cosa pubblica risulta pressoché nulla ed è quindi bene per la città che i cittadini si orientino verso un ricambio di questa classe dirigente.