L’opposizione si ricompatta sul caso Zechini, contro il governo. Agenzia Dire Torre1

L’opposizione si ricompatta sul caso Zechini, contro il governo. Agenzia Dire Torre1

STOLFI (PSD): “GOVERNO ‘BISSA’ DECAPITAZIONE BCSM”

  L’annunciata “riorganizzazione dei corpi di polizia” e’ solo un’etichetta per mascherare il reale intento del governo: ovvero, l’allontanamento del comandante della Gendarmeria Achille Zechini. Ne sono convinti i quattro partiti dell’opposizione i cui rappresentanti oggi lanciano l’allarme di fronte alla stampa, convocata nella sede del Psrs.

 “Il nostro timore- spiega Fiorenzo Stolfi, consigliere del Psd-  e’ che si ripeta uno scenario gia’ visto con la decapitazione dei vertici di Banca centrale e che il governo continui con l’opera di destabilizzazione nei settori strategici e delicati dello Stato”.     Di fatto, malgrado le smentite degli ultimi giorni dei diretti interessati, i rappresentanti di Psd, Psrs, Su e Upr sono convinti che le intenzioni di maggioranza ed esecutivo, gia’ manifeste lo scorso anno, al momento del rinnovo del contratto con il comandante, siano sempre le stesse: “Il caso Zechini- prosegue Paolo Crecentini, capogruppo del Psrs- e’ la fotografia dell’attivita’ del governo in tre anni di legislatura, invece di risolvere i problemi del Paese, va a distruggere quello che funziona”. A monte, la necessita’ dell’esecutivo di “avere dei signor si’ nei punti nevralgici dello Stato- bacchetta il socialriformista- a costo di innescare dei veri e propri attacchi alle istituzioni”. Ivan Foschi, capogruppo di Su, e Marino Menicucci, Upr, incalzano il governo sulle sue motivazioni. “Probabilmente ci sono questioni di natura politica e che coinvolgono qualche segretario di Stato- azzarda Foschi- mi riferisco alla vicenda della denuncia del consigliere Dc Claudio Muccioli che lo stesso governo sta cercando di insabbiare”.
    Per il capogruppo di via delle Tamerici si tratterebbe di una vera e propria “ritorsione” a cui stanno lavorando “sottobanco”
 alcuni membri di governo. Perche’ “i personaggi scomodi che fanno il proprio dovere e non derogano alla legge vengono mandati via, come e’ successo per gli ex vertici di Bcsm”. Menicucci ricorda l’importanza e il ruolo delicato della Gendarmeria per questo, puntualizza, “bisogna conoscere le motivazioni di chi vorrebbe sollevare il comandante”. Di qui la richiesta avanzata dai quattro consiglieri di minoranza: “Nel prossimo Consiglio grande e generale ci aspettiamo un riferimento vero su questa materia”.
 La nomina del comandante della Gendarmeria avviene nel parlamento sammarinese e “Zechini- ricorda Menicucci- ha ottenuto ampio consenso, al di la’ dell’attuale maggioranza”. E ancora: “Se non esistono veri motivi- mette in allarme il consigliere Ups- potrebbero esserci delle ripercussioni e a rimetterci sarebbe San Marino”. La questione Zechini non puo’ essere sottovalutata quindi, soprattutto perche’ ha risvolti oltre confine: “L’attuale comandante della Gendarmeria- evidenzia Stolfi- e’ un esponente della polizia italiana che ha piena fiducia nei suoi confronti”.     In conclusione, mettere in discussione la sua persona avra’, secondo i portavoce dell’opposizione, “un impatto inevitabile con l’immagine esterna e la credibilita’ di San Marino”.

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