Loris Pironi, San Marino Fixing. ‘Elezioni? Che guazzabuglio’

Loris Pironi, San Marino Fixing. ‘Elezioni? Che guazzabuglio’

Loris Pironi, San Marino Fixing, firma un’analisi dell’attuale situazione politica sammarinese, in continuo subbuglio in vista delle prossime elezioni.

Ah,
il bipolarismo. Alle ultime elezioni le coalizioni erano due, piuttosto
delineate. Una ruotava attorno all’asse Pdcs-Ap, l’altra rappresentava
l’area di centrosinistra, con il consolidato rapporto tra Psd e Sinistra
Unita. Più semplice di così. Bene, questa volta scordatevi le due
coalizioni. Ce ne saranno tre, quattro, cinque o forse di più. Di certo,
per ora c’è solo la data delle elezioni: il prossimo 11 novembre. Chi
si sfiderà, ancora non è chiaro. A dire il vero una delle forze in campo
ha già piantato i propri stendardi. Pdcs-Psd-Ap-Ns-An-AeL hanno stretto
la propria alleanza. Per il momento la chiameremo la Coalizione, perché
non ha nome e perché è l’unica più o meno pronta. Le sirene socialiste e
quelle dell’Upr ancora stanno tentando parti di schieramento ad una
defezione, ma è poco probabile. L’asse Pdcs-Ap è rimasto solido e si
dovrà capire come l’alleanza con il Psd, molto distante negli ultimi
anni su diversi temi, possa trovare una sintesi sulle questioni chiave
che non sia la solita mediazione allo stra-ribasso. Prima del 5
settembre però parlare di liste o di programmi è prematuro, assicurano
tutti quanti, così occorre portare pazienza. Alleanza Nazionale che si è
di fatto distaccata dai Moderati correrà con alcuni propri esponenti
nel listone democristiano e lo stesso faranno i movimento di Noi
Sammarinesi e Arengo & Libertà.
Sull’altro fronte la situazione è
molto fluida. Il rinato Partito Socialista (ex Nps più Psrs) è di fatto
una nuova entità, ma non ha alleanze sancite. Potrebbe/dovrebbe trovare
la quadra nel rapporto con Sinistra Unita, sarebbe piuttosto logico ma
non è scontato, potrebbe accordarsi con l’Unione per la Repubblica, che
nel frattempo continua a invocare un “governo di responsabilità
nazionale” ed ha già confermato che correrà da sola con una propria
lista. Che non significa però che non si alleerà con nessuno. E poi c’è
la carica dei movimenti civici…

 

la carica dei movimenti / 1Il civismo è la più
grande novità di questa tornata elettorale. In principio c’erano i vari
Mics, Ecso e così via. Hanno iniziato a cavalcare l’onda dello scontento
via web, hanno trovato ampio spazio sui media, hanno fatto opinione. Ma
all’appuntamento con l’impegno diretto – e non lo diciamo come una
critica, anzi – non si sono presentati. A ognuno il suo ambito,
giustamente, e non c’è nulla di male nel guardare e commentare le cose
dall’esterno senza avvertire l’esigenza di un tuffo nell’arena. Nel
frattempo però i cittadini sammarinesi ci hanno preso gusto. È nata una
miriade di movimenti, spesso composti da una manciata di persone, pronti
a lanciare slogan o grida di sdegno, pronti a sbugiardare il politico
di turno o a criticare decisioni e scelte. Spesso centrando nel segno,
spesso toppando clamorosamente. Alcuni di essi in questi ultimi mesi
sono praticamente scomparsi, ma altri sono pronti a dare un contributo
pratico. Così alla spicciolata hanno iniziato a dichiarare il proprio
impegno prima Rete, poi Civico 10, poi ancora Per San Marino e Libero
Titano; proprio in questi giorni è emersa l’intenzione di presentare in
vista delle urne anche una lista del Movimento Cinque Stelle, il
grillismo in salsa sammarinese: il movimento si sta costituendo, forse i
tempi sono prematuri per una discesa in campo già in questa tornata
elettorale, a metà settembre si saprà qualcosa di più preciso.  Cosa
faranno, con chi si schiereranno tutti questi movimenti? Questo è ancora
tutto da vedere. 

 

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