cittadino della Repubblica di San Marino,
presidente del Cnr, in merito all’esperimento che verrà condotto a Ginevra il 10 settembre prossimo presso i laboratori del Cern assicura: ‘L’esperimento è da considerare a rischio zero, relativamente a quanto quest’espressione possa essere utilizzata in fisica: è stato giusto porsi il problema ma esso non ha un fondamento tale da indurre preoccupazioni
‘.
Il prof. Maiani ha diretto il CERN di Ginevra nel periodo cruciale della preparazione della macchina LHC (il Large Hadron Collider), la più potente macchina acceleratrice di particelle mai realizzata, che segnerà una svolta fondamentale nella fisica del terzo millennio.
È la macchina che comincerà ad essere utilizzata
per i primi esperimenti appunto il 10 settembre e che ha suscitato qualche allarme e addirittura un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Qualcuno, infatti, teme che gli esperimenti potrebbero andare oltre le aspettative e paventano la possibilità della creazione di un mini buco nero, che potrebbe risucchiare dentro di sé la terra, divorandola completamente in un tempo relativamente breve (si parla di anni).