La gestione della giustizia nella Repubblica di San Marino potrebbe apparire pronta ed esemplare se ci si limitasse a considerare il caso della nonna in carcere per aver sottratto dei soldi allo Stato per giocare al lotto o quello della
dr.ssa Righi per la tenuta di un conto a rendere condannata oggi a 2 anni e 6 mesi di carcere.
Nell’un caso o nell’altro in ballo ci sono somme ridicole rispetto ai 16milioni di euro prelevate dai governanti nelle tasche dei sammarinesi (oltre 500 euro da ognuno, neonati compresi) per coprire l’ammanco di Banca del Titano di modo che i responsabili –
rimasti per altro anonimi – non facciano nemmeno un’ora di carcere e non siano chiamati a restituire nemmeno un euro.
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