Marco Gatti, Pdcs, su patrimoniale, finanziaria 2012 e altro. Agenzia Dire

Marco Gatti, Pdcs, su patrimoniale, finanziaria 2012 e altro. Agenzia Dire

 FINANZIARIA. BILANCIO 2012, GATTI (PDCS): “STOP A DEMAGOGIA”

 “INTERVENTO CONCRETO E DI PROSPETTIVA”

 

 Sulla legge di Bilancio, “non si puo’ fare solo demagogia”. Marco Gatti, segretario del partito capofila della maggioranza, il Pdcs, prende le difese del provvedimento dell’esecutivo. E spiega le motivazioni di una manovra non popolare, che non riscuote le adesioni dell”opposizione, ne’ delle associazioni di categoria. “Il Paese e’ in un momento straordinario- sottolinea- ed e’ necessario ricorrere a interventi straordinari”. E’ giusto percio’ che la classe poltica si adoperi “per azioni concrete che diano prospettiva e definiscano indirizzi di sviluppo”.
    Ed e’ anche questo la proposta di legge di Bilancio che approdera’ in prima lettura la settimana prossima in Consiglio.
 Perche’ non solo persegue l’obiettivo primario di contenere il deficit, ma presenta una novita’: “Nella seconda lettura, sara’ accompagnata- chiarisce Gatti- da una relazione che indichera’ gli interventi per lo sviluppo e le scelte politiche urgenti del 2012”.
    E se dal mondo delle imprese, in particolare, piovono critiche sulla patrimoniale e sull’aumento della monofase, il segretario della Democrazia cristiana cerca di placare gli animi e spiegare le possibili contropartite. L’aumento della monofase di 2 punti percentuali e’ un provvedimento “in parte conseguenza della forbice che si e’ venuta a creare con l’aumento dell’Iva da parte italiana- chiarisce- in parte legata alla politica di rafforzamento che si vuole dare alla Smac Card”. Infatti, ci sara’ una compensazione e un recupero su borsellino elettronico sammarinese, “per far si’- assicura il segretario- che il risparmio dell’imposta sia piu’ indirizzato al consumatore finale”. Sulla patrimoniale, da cui lo Stato stima di incassare 20 milioni di euro, spiega che in linea di principio, “come partito non condividiamo imposte sul patrimonio”. Ma l’altra carta possibile da giocare, ovvero l’aumento delle imposte sui redditi, “non puo’ prescindere da una riforma piu’ generale del fisco in cui andare ad applicare principi di equita’”. Quindi il provvedimento sugli immobili serve a compensare la temporanea mancanza della riforma, attesa per i primi mesi del prossimo anno: “E’ un intervento straordinario- ribadisce- lo Stato di San Marino, date anche le sue dimensioni, non puo’ permettersi di avere un bilancio in negativo”. E soprattutto, la sua istituzione deve andare di pari passo a “interventi strutturali per il Paese e al rilancio dell’economia”.
    Su questa strada, le relazioni con l’Italia hanno un ruolo determinante: “Il rilancio economico per San Marino non puo’ che partire dalla sigla degli  accordi e dall’essere escluso dalla Black list”. A riguardo, “il recente incontro tecnico bilaterale- e’ convinto Gatti- ha posto le premesse per la firma con il nuovo governo”. L’auspicio e’ che “appena insediato e operativo possa prendere atto in modo positivo di quanto fatto da San Marino in questi anni” e arrivi “prima possibile” a produrre il decreto per l’uscita del Titano da Black list e per inserirlo nell’elenco dei Paesi equivalenti, precondizione per la chiusura dell’accordo contro le doppie imposizioni.

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