Marco Podeschi sulle dichiarazioni di Roy Hodgson

Marco Podeschi sulle dichiarazioni di Roy Hodgson

Le dichiarazioni di Roy Hodgson tecnico della nazionale inglese di calcio che ha ironizzato pesantemente sulla nostra nazionale  sono un atto maldestro che offende pesantemente tutta la Repubblica.

Sono certo che nessun sammarinese ha  l’illusione che la nazionale possa competere con squadre ben più blasonate che rappresentano stati molto più grandi del nostro.

C’è però un aspetto rilevante: la dignità e il rispetto dell’avversario, che se anche più debole si confronta al massimo delle proprie capacità per onorare l’impegno sportivo.

Questo è ciò che fanno centinaia di atleti sammarinesi che competono con atleti di livello ben più elevato, orgogliosi di rappresentare la propria Repubblica, determinati a onorare il proprio impegno sportivo, coronandolo a volte anche con risultati di rilievo assoluto.

Hodgson e con lui la nazionale inglese ha invece sbeffeggiato lo spirito sportivo e con la delicatezza di un elefante scherza sulla nostra Repubblica, rischiando di riaprire dolorose ferite della storia recente mai completamente superate che hanno avuto come tragica protagonista proprio l’Inghilterra.

Ma senza scomodare la storia, che penso che Roy Hodgson non conosca nemmeno, sul piano prettamente agonistico la cosa risulta doppiamente sgradevole e inopportuna considerando anche il programma della FIFA “My game is fair play” o quello della UEFA “Respect”, nella quale si fa appello al rispetto e ai valori positivi espressi dal gioco del calcio, valori calpestati dalle dichiarazioni in “libertà del tecnico” inglese.

Lo sport deve essere gioia, rispetto e possibilità per atleti di stati diversi di esprimere con il proprio agonismo valori rilevanti e essere di esempio verso la società e non occasione per mostrare con arroganza la potenza di una nazione molto più grande rispetto a un piccolo stato come la Repubblica di San Marino.

Non è mia intenzione buttarla in politica ma spero che prima della partita ufficiale del 5 settembre arrivino le scuse ufficiali per una battuta molto infelice che non fa onore a Roy Hodgson, ne alla nazione di calcio inglese.

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