Mariella Mularoni su ratifica Convenzione di Istanbul

Mariella Mularoni su ratifica Convenzione di Istanbul

Grazie Eccellenza,

Colleghi Consiglieri,

a nome del PDCS voglio esprimere grande soddisfazione per essere giunti oggi alla Ratifica della Convenzione di Istanbul, un atto importantissimo non solo perché per la prima volta in essa si afferma il principio  che la violenza sulle donne è un delitto contro i diritti umani ma anche perché essa stabilisce dei principi cardine per i paesi che la sottoscrivono. Oggi attraverso la  ratifica essa diventa operativa dentro il nostro paese ed il Consiglio Grande e Generale si impegna a realizzare misure concrete per contrastare e superare la violenza sulle donne .

Un grande passo in avanti per il nostro paese, frutto di un impegno costante portato avanti dal Governo con determinazione in questa legislatura, ma anche un segnale di grande sensibilità delle nostre Istituzioni. A questo punto attendiamo che la Legge di attuazione della Convenzione, già presentata in 1 lettura concluda il proprio iter, che auspico avverrà in tempi brevi.

Spero che il nostro Paese possa continuare  a percorrere la strada intrapresa e che si faccia portavoce a livello internazionale per sensibilizzare anche  quei paesi   che ancora non hanno sottoscritto la Convenzione.

La firma della Convenzione  avvenuta  il 30 aprile 2014, rappresenta un passo di fondamentale importanza per proseguire l’azione del nostro Paese contro ogni tipo di violenza nei confronti delle donne. Essa ha rappresentato un segnale importante, soprattutto perché è stato il primo trattato che ha  riconosciuto la violenza sulle donne come violazione dei diritti umani e per la prima volta i maltrattamenti contro le donne sono stati inseriti in quest’ambito; un atto dovuto per difendere i diritti di tante donne vittime di maltrattamenti e di violenza domestica, per proteggerle insieme ai loro figli, per prevenire il fenomeno della violenza di genere  e arginare ogni forma e manifestazione di discriminazione. Il testo della Convenzione rappresenta il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che mira a creare un quadro normativo completo a tutela delle donne contro qualsiasi forma di violenza. La Convenzione elenca , in 81 punti, tutti i campi di intervento sottolineando che gli Stati dovranno adottare le misure legislative conseguenti per prevenire, indagare, punire. La Convenzione inoltre sollecita l’adozione di politiche sensibili al genere e spiega che la sua validità si applica a tutte le forme di violenza contro le donne, fisica, psicologica,  compresa la violenza domestica; dallo stupro allo stalking, dai matrimoni forzati alle mutilazioni genitali e impegno a tutti i livelli sulla prevenzione, eliminando ogni forma di discriminazione e promuovendo la parità tra i sessi. Un lavoro da compiere tutti insieme,  pur nella diversità dei ruoli, per aiutare le donne in difficoltà, per promuovere campagne pubblicitarie di sensibilizzazione, per maturare nella società civile una maggiore consapevolezza della gravità del fenomeno. Oltre alla legislazione ed alla consapevolezza collettiva dovrà avvenire un cambiamento vero, sulla mentalità, una svolta reale, che parta dal tessuto sociale e politico,  dalle fondamenta della nostra società, dalla scuola, perché la rivoluzione capace di cambiare stereotipi  può essere solo culturale e deve partire dai giovani. Questo è il mio auspicio . Le donne devono avere fiducia nelle Istituzioni e nello Stato.

Grazie

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