SAN MARINO. Il Presidente Abs, Matteo Mularoni, condivide e fa propria la decisione del Presidente Abi, Antonio Patuelli, di pubblicare la lista dei grossi ‘prenditori’ insolventi. Entrambi dicono di aver imboccato questa strada per una scelta di principio, la trasparenza. Trasparenza che dovrebbe restituire credibilità ai due sistemi finanziari davanti ai propri cittadini.
Prima osservazione. L’impegno di Mularoni, per le banche sammarinesi, non pare così chiaramente espresso come è stato invece quello di Patuelli per le banche italiane.
Seconda osservazione. Noi sammarinesi abbiamo bisogno anche di altro, di ben altro. Noi abbiamo pagato un sacco di soldi per Banca del Titano, Credito Sammarinese, Banca Commerciale Sammarinese ed Euro Commercial Bank. Soldi stanziati per coprire i depositanti ed utilizzati anche per chiudere i buchi degli insolventi. Ebbene la quota parte utilizzata per i buchi degli insolventi deve ritornare allo Stato. Cioè a noi. Esattamente come ha deciso il Consiglio Grande e Generale prima di Natale. I buchi degli insolventi -magari resi pubblici come vogliono Mularoni e Patuelli- li devono coprire coloro che hanno mal gestito le banche. Sulla restituzione dei soldi allo Stato da parte della banche, Mularoni avrebbe dovuto impegnarsi da subito. Anche per stroncare la malevola insinuazione, secondo la quale il sistema bancario starebbe per chiedere altri soldi allo Stato. Li chiederebbe, questi ulteriori soldi, sotto forma di garanzia dello Stato per sistemare la vicenda dei crediti deteriorati.
Non vorremmo, insomma, che, con tutti questi impegni in materia di trasparenza, invece di cominciare a restituirci quello che ci è stato sottratto, i signori delle banche concordino, dietro il loro inglese (Aqr, Npl o Bad Bank), di pretenderne degli altri.