“Ah les Italiens!” ci venne da titolare su questo stesso giornale il 14 febbraio 2010. Esattamente: “‘Italiens’, Caringi, Papi e Bossone”. Qualcuno è di ritorno. L’Associazione Bancaria Sammarinese (Abs) si avvarrà del dr. Biagio Bossone per mettere a punto il progetto di recupero dei crediti deteriorati (Npl, non performing loans) in carico alle banche sammarinesi per un ammontare di 1,9 miliardi di euro. Una catastrofe quei crediti per San Marino, ebbe a dire in Consiglio Giuseppe Maria Morganti quand’era Segretario di Stato alla Istruzione, nel governo precedente. Un problema risolubile in sei mesi ebbe a dire lo stesso Morganti alcune settimane fa in una conferenza stampa, a nome della attuale maggioranza.
Si risolverà in sei mesi la questione Npl grazie all’apporto del dr. Bossone a fianco dell’avv. Matteo Mularoni presidente Abs?
Bossone fu per un periodo Presidente di Banca Centrale, dopo il dr. Antonio Valentini dimessosi quando il suo incarico diventò inopportuno con l’esplodere a Forlì del caso Re Nero, in quanto vi rimasero coinvolti professionisti del suo stesso studio, per i rapporti con Asset Banca di cui allora Mularoni era il legale.
Quando si dimise da Presidente di Banca Centrale, Bossone, ebbe un comportamento incredibile: fece pubblicare sul sito internet dello stesso Istituto una lettera dai toni durissimi verso il Paese. Si dimise assieme al direttore della stessa Bcsm, Luca Papi, per solidarietà con Stefano Caringi, Capo della Vigilanza della stessa Bcsm che a Forlì chiamato a deporre davanti a Di Vizio, preferì dirsi Uomo di Banca d’Italia. E, come del resto Papi, invece di rispondere su Asset Banca, deviò su altro, inquietando lo stesso Procuratore.
In Italia, di Bossone, si ricorda la parabola ai vertici della amministrazione siciliana conclusasi malamente. A San Marino invece fu spesso relatore in incontri presso la Fondazione di Asset Banca ed editorialista sul relativo giornale di proprietà, La Tribuna Sammarinese.
Tutto questo però può essere dimenticato se il dr. Bossone e l’avv. Mularoni, faranno sì che i sammarinesi rientrino in possesso dei 5 mila euro versati da ciascuno, neonati compresi, a favore delle banche contro i 333,3 euro degli italiani. E, per favore, smentiscano subito la diceria secondo cui tutti i sammarinesi potrebbero essere chiamati a versare altri soldi per un totale di 15-30mila euro a testa, per gli Npl.