Match-fixing calcio: Massimiliano Rosti e Gabriele Gatti per San Marino al workshop Uefa in Gibilterra

Match-fixing calcio: Massimiliano Rosti e Gabriele Gatti per San Marino al workshop Uefa in Gibilterra

Si è tenuto a Gibilterra il Regional Workshop Uefa in tema di match-fixing, aperto non solo agli Integrity Officer delle diverse Federcalcio partecipanti, ma anche ai responsabili delle forze di polizia nazionali.

Per la Repubblica di San Marino, nei rispettivi ruoli, “l’avvocato Massimiliano Rosti (Integrity Officer della Fsgc) e il capitano Gabriele Gatti del Corpo della Gendarmeria di San Marino” presenti al “Regional Workshop Uefa” in Gibilterra. Lo riporta la Federcalcio sammarinese in un comunicato

Ad aprire i lavori, nella mattinata di martedì 12 marzo, “il ministro allo sport di Gibilterra, Leslie Bruzon”.
L’importante evento, “all’insegna di una sempre più profonda sinergia al fine di contrastare potenziali episodi di combine nel mondo del calcio, individuati in molti ordinamenti quali reati, è stato co-organizzato con la Federcalcio di casa, che ha portato il saluto ai partecipanti tramite il segretario generale Ivan Robba”.

L’esperta in attività di contrasto al match-fixing per Uefa, Stephanie Eichenberger, “ha poi di fatto avviato una prima discussione coinvolgente tutti gli intervenuti; dopodiché, si è entrato nello specifico delle tematiche programmate”.

Si è partiti da “spunti investigativi, analisi di prove in casi di match-fixing e le più recenti tendenze connesse a tali episodi fraudolenti; ad approfondire questi temi, Angela Celestino e Massimiliano Michenzi, rispettivamente Intelligence Manager e Integrity Investigator per Uefa”.

Non sono mancate “le analisi di elementi concreti, qual è stata l’Operazione Conifera, che ha portato all’arresto di 23 membri di una presunta rete di scommesse, tra cui anche alcuni calciatori, sospettata di aver manipolato incontri calcistici organizzati dalle Federazioni di Spagna, Gibilterra e Andorra”.
L’intervento congiunto delle Federcalcio coinvolte, nonché di Uefa, Europol e Polizia spagnola, “hanno condotto al buon esito dell’operazione”.

In tarda mattinata “si è discusso dei metodi investigativi, tanto in ambito disciplinare quanto criminale, connessi al match-fixing, incoraggiando i partecipanti a condividere le difficoltà quotidiane, nonché mettendo a confronto la propria realtà con quelle degli altri omologhi europei”; dopo pranzo “si è analizzato il caso di Kynan Isaac, ex calciatore squalificato per comprovato coinvolgimento in episodi di combine, finanche in FA Cup”. Come la Federcalcio inglese ha gestito la questione, “è stato dettagliato da Terik Shamel, Responsabile federale dell’Integrity.

Gli ultimi due interventi, affidati a David Benford e spalmati tra il pomeriggio di martedì e la mattina di mercoledì, “hanno toccato il tema degli interrogatori investigativi, muovendo dall’analisi delle esperienze pregresse di Integrity Officer e ufficiali di forze dell’ordine presenti”.

 

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