MD SMI ‘Responsabilita’ ed unita’ per cosa?’

MD SMI ‘Responsabilita’ ed unita’ per cosa?’

Comunicato stampa del 16/08/2016
Responsabilità ed unità per cosa?
Uscire dal Regime e dalla cultura di Paradiso Fiscale,  e Salvare Insieme la nostra Repubblica.
La crisi economica pesa come un macigno sul Paese, la tenuta dell’equilibrio economico dello Stato, dell’ISS e il profondo rosso del sistema bancario, ed un atteggiamento irresponsabile della politica rischiano di portarci alla povertà economica.
Per questo la proposta politica formulata dal PSD e articolata poi da SSD è senz’altro una proposta di buon senso, la situazione economica è drammatica; forse lo è ancora di più quella civile e sociale, che si rispecchia in una conflittualità politica irresponsabile; E’ evidente che continuare a competere per il predominio politico sulle maceria di un Paese è un atteggiamento assolutamente irrazionale, se non suicida.
Per questi motivi “San Marino Insieme” si è attivata per un confronto aperto con SSD sulla loro proposta con un atteggiamento responsabile e propositivo.
La proposta di una Grande Coalizione per una legislatura di Scopo, o Costituente, per un governo di unità nazionale non è una novità.
Lo hanno proposto via via in questi anni molte forze politiche, con diverse sfumature attuative, inclusa la nostra, proprio perché il sentore di un momento drammatico per il paese esiste da diverso tempo nelle corde e nelle proiezioni economiche dei politici e cittadini che hanno sviluppato una presa sulla realtà più efficace e solida rispetto alla media.
La storia di questi tentativi – tutti falliti – ha dimostrato come mancano dei presupposti oggettivi per la realizzazione di un percorso comune che abbassi concretamente il livello della competizione e conflittualità politica per il potere.
1.    Il primo presupposto è la conclamazione effettiva, palese e percepibile veramente a tutti i cittadini di uno Stato di Emergenza Economica, civile e sociale che sta mettendo a rischio lo Stato Sociale e la sua sostenibilità economica, I SOLDI NON CI SONO PIU’ PER NESSUNO.
2.    Il secondo presupposto è la necessità oggettiva di condividere una analisi storica comune sulle cause della crisi. Ovvero di parlare tutti il medesimo linguaggio rispetto alle responsabilità delle persone e dei processi che hanno prodotto la crisi. RITROVARE UNA BASE UNITARIA DI ANALISI PER RIDARE FIDUCIA ALLA AZIONE POLITICA.
3.    Il terzo presupposto è la necessità di individuare un “nemico” comune da combattere tutti insieme per emarginarlo definitivamente dagli scenari economici e politici sammarinesi. IL MODELLO ECONOMICO CHE SAN MARINO HA SCELTO HA PRODOTTO UN REGIME CHIUSO E PARASSITARIO,A TRATTI DELINQUENZIALE.
4.    Il quarto presupposto è la ricostruzione di quei valori pre-politici comuni alla cittadinanza sammarinese, ritrovabili nella origine della nostra identità che permetta di creare un argine solido e fermo ai danni economici, civili e morali prodotti dal “nemico” che si vuole combattere tutti insieme. RESISTERE AL DECLINO SI PUO’ SOLO RITATTIVANDO I VALORI FONDAMENTALI DELLA REPUBBLICA: LAVORO, SOLIDARIETA’ COOPERAZIONE E DIFESA DELLA REPUBBLICA.
San Marino ha bisogno di un business plan sviluppato collettivamente con l’apporto dei migliori tecnici sul mercato interno ed estero per realizzare una nuova Repubblica basata sulla condivisione, sulla innovazione e su un effettivo Stato di Diritto tale da produrre una “San Marino Paradiso Legale”.
Ad oggi questi presupposti non sono “consolidati” ovvero sono in via di “formazione” anche se sembrano ancora lasciare il posto ad atteggiamenti rabbiosi e sconclusionati. MD-SI ha elaborato una analisi che vorrebbe condividere con tutta la cittadinanza sulle origini della crisi e quindi sulla necessità di assunzione di responsabilità unitaria del Paese per combattere il nemico che ha prodotto questo stato semi delirante della politica sammarinese e per realizzare un paese prospero basato su principi di legalità e partecipazione.
Il nemico comune che ha prodotto lo Stato devastato e devastante che stiamo vivendo è il Regime di Paradiso Fiscale. Questo Regime che ha dominato il paese dal 1972 con diversi interpreti ma con le stesse modalità, ha sviluppato un modello di arricchimento dei cittadini della Repubblica di San Marino “parassitario” e ha prodotto gli atteggiamenti clientelari – corruttivi e mafiosi che conosciamo a discapito della ricchezza “comune”.
Gli interpreti del Regime sono stati numerosi e mutevoli, il campo di attività del modello ha avuto diverse evoluzioni, prima sull’interscambio commerciale, poi sulle triangolazioni, ed infine con la piazza finanziaria.
Il Regime ha agito trasversalmente alla Politica, agendo prima sulla divisione ideologica della cittadinanza e poi sulle diffidenze ed invide personali e di gruppo fra i gruppi politici e i vari leader.
La balcanizzazione della Politica è funzionale al Regime che in assenza di una Politica forte riesce a dominare trasversalmente il Consiglio dirigendo solo pochi “consiglieri” ed agendo a livello di proposte del Congresso di Stato.
Un esempio lampante della potenza del Regime è stata la “prima” riduzione del sistema bancario e finanziario sammarinese avvenuta senza la direzione del Consiglio Grande e Generale. Come è stato possibile che banche più piccole potessero acquistare banche più grandi? Solo con la complicità e la forza del Regime che ha imposto questa dannosa riduzione del sistema scaricando i costi delle operazioni, tramite il credito di imposta sullo Stato, quindi sui cittadini.
Il Regime di Paradiso Fiscale oramai morente dovrebbe quindi essere “il nemico comune” da combattere ed eliminare definitivamente nel paese.
Purtroppo questo livello di analisi non è ancora maturato sullo scenario politico, per cui un progetto come quello proposto da SSD, pur con tutta la buona volontà dei proponenti, risulta alla fine essere più un atteggiamento tattico per non perdere la compattezza interna che un oggettiva e serena volontà di affrontare un momento di emergenza costituente una Nuova Repubblica. Non riscontrandosi la individuazione delle responsabilità dello stato attuale nella proposta di SSD si desume la volontà tattica superiore a quella di prospettiva da parte di questo aggregato politico.
MD-SI ritiene che si potrebbero attivare delle azioni per aiutare il consolidamento dei presupposti utili alla consapevolizzazione della crisi, alla individuazione del nostro nemico comune e per ricreare quella fiducia nella politica –LA SFIDUCIA attuale è frutto della azione del nostro nemico comune- che da sola può invertire il processo di degenerazione in atto.
Per questo MD-SI ha proposto da sempre l’unione del fronte movimentista, essendo i movimenti reazione immunitaria al Regime di Paradiso Fiscale e quindi innervati da volontà reale di cambiamento.
Per questo MD-SI ha proposto che i movimenti e tutte le persone libere che sentono l’urgenza di un cambio di atteggiamento si facessero portatori di una proposta comune, già nel prossimo consiglio, per combattere il Regime, che passasse inizialmente dalla eliminazione del raddoppio del contributo elettorale, come segno verso i cittadini cha la politica non vuole più prendere dal cittadino, ma vuole dare risposta ai cittadini.
Per questo MD-SI ha proposto che i movimenti si facessero portatori di una proposta per limitare la permanenza nelle stesse cariche direzionali e apicali del Paese a 15 anni.
Per questo MD-SI ha proposto che i movimenti si facessero portatori di una proposta per rendere “trasparenti” i beneficiari effettivi delle Banche, attuando le misure necessarie per la tenuta del sistema finanziario, rendendo “trasparente” il lavoro del Comitato Credito e Risparmio, l’organismo di indirizzo e controllo sul sistema bancario.
Per questo MD-SI ha proposto l’elaborazione di un Business Plan, con tutti i parametri di fattibilità che si incardini sui quattro punti necessari per la tenuta e lo sviluppo del Paese: Lavoro, Infrastrutture fisiche e tecnologiche, Stabilità del Sistema Finanziario e riforme strutturali istituzionali e della PA per rendere più competitiva, snella e innovativa la macchina Statale.
Questo tentativo deve essere messo in atto con il contributo delle migliori risorse interne ed esterne CAMBIANDO RADICALMENTE L’APPROCCIO E LA MENTALITA ALLA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI da modalità ristretta e parassitaria tipica della cultura di paradiso fiscale a una MODALITA’ APERTA E TRASPARENTE E CONDIVISA ALLA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI.
Abbiamo per il momento ricevuto solo disinteresse e fughe in avanti singole.
I tempi non sono maturi, ma stanno maturando e noi non molliamo!
Le nostre analisi e le nostre proposte sono a disposizione di Tutti.
Movimento Democratico “San Marino Insieme”

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