Meno verde. Continua l’abbattimento di alberi per far posto a nuove costruzioni

Meno verde. Continua l’abbattimento di alberi per far posto a nuove costruzioni

MENO VERDE

Gli alberi non sono mai considerati e vengono regolarmente tagliati quando sono di intralcio allo sviluppo economico, per la viabilità e per la speculazione edilizia.

Nella zona di Dogana-Serravalle, lungo l’asse della superstrada, sono ormai spariti e non ha più senso tenerli visto poi che il Paese dovrà essere “montecarlizzato” nei prossimi anni.

Ormai l’obbiettivo da raggiungere è: più cemento, più traffico e meno verde. Alla faccia del “Protocollo di Kyoto” a cui, fortunatamente, San Marino non ha aderito e ben venga invece il “Protocollo MC Kinsey” con casinò, alberghi e negozi di lusso, beauty-farm, eventi mondani, residenze di lusso per vip e ricconi, collegamento con l’autostrada, migliaia di nuovi posti di lavoro e tutto quello che ne consegue!

Noi invece non smetteremo mai di dire che il patrimonio arboreo ha un grande valore ambientale e abbattere alberi consentirà di avere un maggior carico inquinante dovuto al mancato assorbimento dei gas tossici provocati dal traffico. La pessima qualità dell’aria aumenterà ancora di più e aumenterà pure l’impatto delle aree urbanizzate che gli alberi, in qualche modo, possono mitigare. Le alberature, di qualsiasi tipo (oggi si tende a fare del “razzismo” e giustificare abbattimenti di essenze non autoctone o perché “sporcano”), non dovrebbero essere toccate perché distruggere il verde andrà a discapito della nostra salute e consentirà di aumentare le emissioni di CO2. Abbattere poi alberi adulti con la scusa la giustificazione che saranno sostituiti (quando poi non li sostituiscono quasi mai) da nuove piantumazioni è veramente una bufala in quanto lo sappiamo benissimo che ci vorranno decenni per riavere una massa arborea come quella esistente.

In questi giorni stanno trasformando in un parcheggio l’area esterna del “Factory” a Ponte Mellini, dove prima c’erano alberi, sicuramente non autoctoni. Negli anni ‘60 quando costruivano insediamenti produttivi li circondavano di alberi. Va a finire che erano più intelligenti di noi che tanto ci vantiamo di essere nel terzo millennio!
Ci giungono segnalazione da cittadini come quelli di Fiorina dove un’area verde (lotto edificabile) con querce ed altre alberature sta per essere distrutta per far posto ad una palazzina di dieci appartamenti. Altri abitanti a Cà Marozzo di Serravalle sono preoccupati perché un filare di querce, essendo in mezzo ad una lottizzazione, sta per essere circondato dal cemento e dall’asfalto.
Ci giungono voci di possibili abbattimenti anche sullo Stradone e all’ingresso della Seconda Torre. Da anni accusiamo i governi della mancata applicazione della “Legge Quadro sulla Tutela Ambientale” approvata nel 1995 che in qualche modo avrebbe potuto tutelare alcuni aspetti naturali e verdi del territorio. Purtroppo tutti, di centro, di sinistra, di destra, di sopra e di sotto, se ne fregano e continuano a sostenere, senza ragionare, che è meglio sacrificare un po’ di verde piuttosto che del cemento, a danno della comunità e a beneficio di privati e degli immobiliaristi-speculatori.

Raniero Forcellini

(Associazione Micologica Sammarinese)


San Marino 22 Aprile 2008

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy