Messaggio dei Capitani Reggenti. Capodanno 2012

Messaggio dei Capitani Reggenti. Capodanno 2012

 
REGGENZA DELLA REPUBBLICA
REGGENZA
GABRIELE ATTI ATTEO IORINI
MESSAGGIO DI FINE ANNO
possano al tempo stesso dare fiducia e ottimismo, come si conviene per un
messaggio augurale, senza però trascurare o sottovalutare gli elementi di
preoccupazione che emergono dalle oggettive condizioni in cui si trova il nostro
I cambiamenti globali, veloci e ineluttabili, ci hanno colto in parte
impreparati, sia come tessuto economico che come tessuto sociale e politico,
così il nostro agire e le scelte da noi compiute nel tempo si sono di fatto tradotte
in una limitata capacità di prevenire questi attacchi e in una limitata forza nel
cittadini ma anche grazie al veloce percorso dalla politica sulla strada della
trasparenza, e il fatto che su molti dei principali interventi normativi di
adeguamento ai nuovi standard siano confluiti contributi e sostegno di
G–MF
Cari Concittadini,
non è facile in questo particolare periodo storico trovare parole che paese.
La Reggenza è preoccupata dalle difficoltà in cui si trova San Marino, dagli attacchi esterni che la Repubblica ha subito negli ultimi tempi.
poterli fronteggiare.
Accanto però alla preoccupazione per il quadro generale, vogliamo sottolineare l’ottimismo che nasce dalla risposta del nostro Paese, dei singoli
 
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maggioranza e opposizione rafforza la nostra convinzione che non esistano più
pleti in tempi brevi, non possiamo non essere consapevoli della
principa
strade c
rico, e più difficilmente ricollocabili in
breve te
ondo imprenditoriale ad
agire nella consapevolezza che solo attraverso una piena collaborazione fra tutti
titubanze su quale sia la giusta strada da percorrere. I riconoscimenti internazionali avuti, in questo senso, supportano questo ottimismo.
In attesa e con la speranza che il percorso di ricollocamento del nostro paese si com
le conseguenza della crisi che viviamo, ovvero quella della difficile condizione occupazionale: i giovani sono spesso costretti a lavori disgiunti dal loro percorso di studi o peggio ancora sono sottoutilizzati rispetto al loro bagaglio formativo e al reale contributo che potrebbero dare al Paese. In questo momento però possiamo e dobbiamo trovare quello spirito di adattamento e di riscossa proprio dei nostri anni, non avendo paura a percorrere
ertamente più difficili ma che possono sicuramente portare un senso di utilità e di realizzazione. La presenza di un tessuto sociale saldo, dove le famiglie fungono da vero e primo ammortizzatore sociale, può rendere meno duro il passaggio difficile che viviamo. Più complicata ancora è la crisi occupazionale quando colpisce persone più avanti con gli anni, con famiglie a ca
mpo nel mondo del lavoro attivo. Per loro in particolare auguriamo che il nuovo anno rappresenti una novità, invitando la politica, il mondo sindacale, il m
 
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gli individui, che si manifesta in una presenza viva e forte del mondo del lavoro,
può avv
ndo la responsabilità
individu
me l’unico strumento perché questo cambiamento
avvenga
enire la fase di riscossa del nostro Paese. Per favorire questa riscossa occorre il coraggio, da parte della politica, di affrontare le riforme che servono al Paese: accanto a quelle importanti già varate dal Consiglio Grande e Generale, altre sono in via di approvazione, fra queste di particolare importanza è la riforma fiscale.
Una riforma del fisco seria e credibile è la base per creare un rapporto virtuoso fra Stato e cittadini, superando le attuali disuguaglianze ed è strumento fondamentale per rispondere alla richiesta di una forma di giustizia che riconosca che chi più ha più deve contribuire, rafforza
ale di ciascuno nel riconoscere ciò che può fare per la collettività e per il sistema Paese. Da una maggiore fiducia nel sistema tributario e da una reale percezione di giustizia può e deve nascere una nuova fase politica, responsabile, partecipata: soprattutto i giovani devono vedere la politica non come un ostacolo al cambiamento ma co
, attraverso partecipazione disinteressata e responsabile. A San Marino infatti è facile, per dimensioni e dinamiche politiche, e grazie anche a un rapporto immediato fra popolazione e Istituzioni, incidere sulle sorti della nostra cosa pubblica.
 
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Nuovi approcci e un nuovo senso di appartenenza: siano questi la vera
occasion
mestre da Reggenti abbiamo avuto
incoragg
anno dato tanta energia, e queste visite hanno
accresci
vivo.
e da cogliere in questo nuovo anno, questo è il migliore augurio che possiamo scambiarci questa notte. Durante questo primo scorcio di se
ianti segnali di ottimismo per il futuro: abbiamo visitato le strutture di accoglienza per gli anziani, abbiamo visitato alcune scuole: i bambini, che sono il nostro maggiore patrimonio, ci h
uto il nostro compiacimento nel constatare come i servizi socio sanitari, da un lato, e il sistema di educazione e istruzione dall’altro siano di ottimo livello: questo è decisamente un termometro reale delle possibilità che ha il Paese di affrontare il futuro a testa alta. Abbiamo poi incontrato tante associazioni di volontariato che operano per costruire una società più giusta e un ambiente più ospitale dove convivere, anche oltre i confini della nostra Repubblica: questi sono segnali che inducono alla speranza e che dicono che il Paese è
E a proposito di orizzonti che spaziano oltre i nostri confini geografici, rivolgiamo un pensiero e un augurio ai nostri concittadini residenti all’estero, che col lavoro e il sacrificio hanno rilanciato se stessi e tengono alta l’immagine del nostro paese.
Questi sono alcuni dei pensieri che vogliamo lasciarvi in questo giorno di festa per l’anno nuovo. Parlando di elementi di preoccupazione e di ottimismo. Richiamiamo ciascuno di noi alla propria responsabilità,
 
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individualmente e come parte di una comunità, di fare trionfare i motivi di
ottimism
ti sono i sentimenti che vorremmo
trasmetterVi nel nostro messaggio augurale.
Preoccupazione per tutti coloro che hanno perso il posto di lavoro e
per i giovani che non riescono a trovare lavoro.
del nostro Paese, per la crisi sempre
più grave delle nostre aziende, che hanno sempre più difficoltà a trovare nel
nostro Paese condizioni di com
arino.
Sempre più spesso scorgiamo negli occhi dei nostri cittadini paura
nel futuro e sfiducia nella po
futuro con
ragionevole ottimismo.
o sugli elementi di preoccupazione. Cari Concittadini, il mio Collega ha parlato di preoccupazione ed ottimismo: questi sono i sentimenti presenti nel mio animo, ques
Preoccupazione per l’economia
petitività. Dobbiamo essere più vicini e attenti ai problemi delle imprese e consolidare la loro presenza a San M
Preoccupazione per l’immagine del nostro Paese che deve difendersi non solo da continui e spesso ingiusti attacchi esterni ma anche da una sfiducia, a volte pur comprensibile, presente anche al proprio interno.
litica e nei politici: come non capirli? Cari concittadini,
essere sinceri ed affrontare la realtà in tutta la sua crudezza è indispensabile: solo partendo dalla verità si può pensare al
 
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Sono convinto infatti che nonostante tutto dobbiamo sforzarci ad
essere ottim
ttimisti se partiamo da un’analisi vera della
situazione gr
ria, che ha cittadini seri che con il lavoro, con i sacrifici e con un
grande amor
i
internaziona
te indispensabile per ridare fiducia a chi investe e quindi in chi
crede nel no
er il nostro futuro.
isti, a credere nella nostra Repubblica e nella nostra capacità di rialzarci. Possiamo essere o
ave in cui si trova San Marino e siamo capaci di lavorare con onestà e responsabilità per la nostra Repubblica che è piccola ma ha una grande e onorata sto
e per la loro terra hanno saputo fare crescere il nostro Paese. Certo molti errori sono stati commessi e come ha detto il mio collega ci siamo trovati impreparati di fronte a cambiamenti repentini e ineluttabili. Ma i riconoscimenti non scontati di rigorosi organism
li sono una base importante per disegnare e attuare un serio e realistico progetto di sviluppo, per normalizzare quel rapporto con l’Italia che è assolutamen
stro Paese. Possiamo essere ottimisti se crediamo nei giovani, se abbiamo il coraggio di scelte anche difficili e impopolari, ma basate sull’unico interesse di San Marino. Se sappiamo dimostrare di realizzare in concreto e nei fatti i progetti indispensabili p
Possiamo essere ottimisti se le critiche non ci infastidiscono ma al contrario costituiscono per tutti uno stimolo a fare di più e a fare meglio.
 
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Cari concittadini,
o lavorare per un futuro di
ripresa della
quelli
residenti all’estero, auspicando una necessaria e ritrovata unità di tutto il nostro
Popolo.
E se sapremo lavorare da buoni sammarinesi che amano San
Marino tutti
 
le vostre preoccupazioni sono anche le nostre, ma tutti insieme, senza calcoli personali o elettoralistici, dobbiam
Repubblica di San Marino. E quando parliamo di cittadini ci riferiamo a tutti, indistintamente, sia a quelli residenti a San Marino che a
Con questi sentimenti di consapevolezza dei grandi problemi che oggi San Marino ha di fronte ma anche della possibilità di trovare soluzioni concrete, realistiche e coraggiose guardiamo al 2012, rivolgendo a tutti un caloroso augurio.
insieme potremo sperare in un futuro di ripresa, in un futuro di fiducia, in un futuro in cui possiamo ritrovare l’orgoglio di essere sammarinesi. . San Marino, 31 dicembre 2011/1711 d.F.R.

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