Ministero della salute: Sì all’uso di Pfizer o Moderna per i vaccinati Sputnik

Ministero della salute: Sì all’uso di Pfizer o Moderna per i vaccinati Sputnik

È stata pubblicata giovedì 4 novembre l’attesa circolare del Ministero della Salute italiano che riguarda i soggetti vaccinati all’estero contro il Covid-19 con un vaccino non autorizzato da Ema.

 È il caso dei circa 20mila sammarinesi vaccinati nel corso del 2021 con il russo Sputnik.

Nel documento, firmato dal Direttore generale della prevenzione sanitaria, Dott. Giovanni Rezza, si stabilisce che “nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19, i soggetti vaccinati all’estero con un vaccino non autorizzato da EMA possono ricevere una dose di richiamo con vaccino a m-RNA nei dosaggi autorizzati per il “booster” (30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty di Pfizer/BioNTech; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax di Moderna) a partire da 28 giorni e fino a un massimo di 6 mesi (180 gg) dal completamento del ciclo primario”.

Per “booster” si intende il richiamo del vaccino, che l’Italia ha autorizzato il mese scorso per i soggetti più anziani o immunodepressi che già hanno ricevuto due dosi di vaccino ma che, a distanza di tempo e/o per via delle varianti, hanno bisogno di una dose di rinforzo. 

La circolare spiega poi che “superato il termine massimo di 6 mesi dal completamento del ciclo primario con vaccino non autorizzato da EMA, così come in caso di mancato completamento dello stesso, è possibile procedere con un ciclo vaccinale primario completo con vaccino a m-RNA, nei relativi dosaggi autorizzati”. Quindi il richiamo così detto eterologo può essere ricevuto fino a 6 mesi dalla seconda dose, mentre successivamene al sesto mese è possibile fare direttamente il nuovo ciclo vaccinale con il vaccino a m-RNA.

Il Direttore Rezza cita quali fonti per esprimere la propria indicazione il parere della CTS di AIFA, che “fa seguito ai pareri espressi dal Gruppo Permanente sull’infezione da SARS-CoV-2 del Consiglio Superiore di Sanità in data 01/09/2021 e dal Comitato Tecnico Scientifico di cui all’O.C.D.P.C. n. 751 del 2021 nella seduta del 03/09/2021”. 

La circolare precisa che “il completamento di tale ciclo vaccinale integrato è riconosciuto come equivalente” per l’ottenimento del green pass. 

Il testo della circolare

 

Si è giunti quindi a concretizzare quello che il governo italiano aveva indicato a suo tempo nella norma con cui ha derogato i vaccinati sammarinesi con Sputnik dal lasciapassare verde, in cui aveva indicato un “nuovo percorso vaccinale compatibile in coerenza con le indicazioni dell’Agenzia Europea per i medicinali”. Il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio lo aveva anche esplicitato pubblicamente alla fine di agosto: “Attualmente per la legge italiana i cittadini di San Marino devono fare una terza dose per il rilascio del green pass. È scritto nella legge che abbiamo approvato subito prima del mese di agosto. Devono fare la terza dose con un vaccino riconosciuto dall’EMA“. 

In realtà, considerando che la maggior parte dei sammarinesi vaccinati con Sputnik hanno ricevuto le due dosi tra marzo e maggio di quest’anno, stando alle tempistiche della circolare significa che molti di loro dovranno ricevere due nuovi dosi di Pfizer o Moderna per avere il green pass italiano dopo il 31 dicembre 2021, data in cui scade la deroga per i sammarinesi.

Ne consegue che San Marino dovrà rifornirsi di decine di migliaia di dosi Pfizer o Moderna e rimettere in moto la macchina vaccinale per somministrarle nei prossimi mesi.

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