Monica Raschi di Il Resto del Carlino San Marino: Test consiglieri. Un Paese ove ci sono sospetti che i parlamentari fanno uso di droga non può essere sereno

Monica Raschi di Il Resto del Carlino San Marino: Test consiglieri. Un Paese ove ci sono sospetti che i parlamentari fanno uso di droga non può essere sereno

Chiacchiere e sospetti sui consiglieri



San Marino, l’invito del ministro della Sanità. «Sarò il primo a farlo»


“Un Paese ove ci sono sospetti che i parlamentari  fanno uso di droga non può essere sereno”

Monica Raschi

SAN MARINO
UN TEST per verificare se i membri del parlamento sammarinese fanno uso di droghe. Troppe le illazioni e i sospetti sui comportamenti non leciti dei consiglieri: il ministro della Sanità di San Marino, Francesco Mussoni ha invitato sia i consiglieri (che sono sessanta) sia i componenti di governo (altri dieci) a sottoporsi al test antidroga. «Si tratta di un atto al quale i consiglieri e i colleghi di governo si possono sottoporre ma in modo volontario – sottolinea il ministro –. Ma credo che accogliere questo invito sia un esempio che dobbiamo dare per primi alla popolazione che ci ha eletto per fugare ogni sospetto o illazione».
L’iniziativa è nata nell’ambito di una recente seduta del Consiglio Grande e Generale (il parlamento) che ha approvato l’uso di sostanze psicotrope per uso terapeutico. In quella seduta, però, è stata altresì ribadita la posizione di assoluto divieto, a San Marin, circa l’uso di droghe fuori dall’ambito sanitario.

UNA SOTTOLINEATURA che non è arrivata a caso visto che il legislatore sammarinese è severissimo nei confronti di chi possiede, o spaccia, sostanze stupefacenti. Non esiste, infatti, la modica quantità e chi viene trovato in possesso anche di pochissima droga commette un reato estremamente grave. A fianco di questa discussione, però, tra gli stessi consiglieri non sono mancate le illazioni nei confronti di alcuni colleghi circa l’uso di stupefacenti. «A quel punto diventava urgente sgomberare il campo da questi brutti sospetti – prosegue il ministro –. Quindi ho inoltrato una richiesta al direttore generale della nostra sanità affinché approntasse questo tipo di servizio per i parlamentari».

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Le illazioni. All’esterno dell’aula parlamentare non sono mancate le illazioni avanzate dagli stessi consiglieri.


Test antidroga per i politici Il ministro: «Stop ai sospetti»


Esame delle urine in ospedale per i parlamentari di San Marino circa l’uso di sostanze illecite

UN TEST per vedere se i parlamentari sammarinesi fanno uso di droga.
Ministro, come le è venuto in mente?
«In una recente seduta del Consiglio grande e generale è stata dibattuta l’Istanza d’Arengo presentata dal gruppo La Nuova Primavera di San Marino. Essendo stata approvata dall’Aula è stato legalizzato l’uso di sostanze psicotrope per uso terapeutico», risponde Francesco Mussoni, titolare della Sanità del Titano.
Questo cosa c’entra con il test?
«Il parlamento sammarinese ha approvato il fatto che ci sia un uso medico di determinate sostanze, ma fuori da questo ambito l’uso di droghe è severamente punito. A San Marino non esiste il concetto di modica quantità, nemmeno per uso personale. Se qualcuno viene trovato in possesso di droga, anche in dosi minime, commette un reato molto grave. Ma siccome ci sono sempre sospetti sul comportamento dei parlamentari ho pensato che un test servisse a sgombrare il campo da ogni illazione».
Nel senso che ci sono deputati che vengono accusati di far uso di droghe?
«Purtroppo le illazioni ci sono sempre e anche questo non fa bene al Paese. Premetto che l’esame è volontario, ma penso che i parlamentari siano i primi a dover dare l’esempio alla popolazione per fugare ogni sospetto o indiscrezione».
Come funzionerà il test?
«E’ quello che viene usato anche nel caso di incidenti stradali, un normalissimo esame delle urine. Ci sarà un servizio dedicato ai parlamentari e non dovranno sostenere nessuna spesa».
In che consiste?
«Ci sarà un numero telefono per fissare un appuntamento e per una decina di giorni avremo una sorta di finestra per fare l’esame, così chi lo vorrà fare procederà in modo spedito nell’ambito di un servizio dedicato espressamente a loro».
I tempi?
«Brevi, non è una cosa complicata da fare. Entro questo mese saremo pronti».
Lei lo farà?
«Naturalmente. Sarò il primo a eseguirlo. Io parto dando il buon esempio».
Ma c’è anche chi ha voluto anticipare i tempi pagando di tasca sua gli esami antidroga: è Marco Podeschi, consigliere dell’Unione per la Repubblica che ha fatto i test e li ha resi noti. Naturalmente non è emerso nulla: «Io non fumo nemmeno», ha sottolineato.
Monica Raschi

Mussoni spiega che ci sarà un numero telefonico dedicato attraverso il quale chiedere un appuntamento per essere sottoposti al test delle urine, esame che sarà del tutto gratuito e ci saranno una decina di giorni per poterlo effettuare. «Abbiamo voluto dedicare una sorta di finestra a questo servizio in modo che i parlamentari che intendono eseguire il test si possano organizzare al meglio, senza che per questo debbano essere rallentati i lavori dell’Aula», afferma Mussoni.
RELATIVAMENTE ai tempi, il ministro fa notare «che non si tratta di nulla di complicato, quindi nel giro di questo mese saremo pronti per partire con i test. Nella richiesta che ho inoltrato al direttore generale ho fatto presente la necessità di attivarsi affinché i tempi siano il più celere possibile». Alla domanda se si sottoporrà al test, il titolare della Sanità del Titano risponde senza esitazione: «Io sarò il primo che andrà a farlo non appena il servizio darà il via libera. Voglio dare l’esempio e mi auguro che tutti mi seguano. Un Paese dove ci sono sospetti che i suoi parlamentari facciano uso di droga non può essere sereno nel cammino che stiamo portando avanti di trasparenza ed efficienza in tutti i settori».

In verità un consigliere dell’opposizione, Marco Podeschi, si è già sottoposto al test antidroga senza attendere le disposizioni del ministro, pagando di tasca sua le analisi e rendendole pubbliche subito dopo aver avuto gli esiti, chiaramente negativi.

Monica Raschi

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Diretto dal sito del Carlino

Test antidroga per i politici di San Marino
Esame delle urine in ospedale per i parlamentari sul Titano
di MONICA RASCHI 
Francesco Mussoni Francesco Mussoni   
 
 
San Marino, 8 marzo 2016 – Un test per vedere se i parlamentari sammarinesi fanno uso di droga.
Ministro, come le è venuto in mente?
«In una recente seduta del Consiglio grande e generale è stata dibattuta l’Istanza d’Arengo presentata dal gruppo La Nuova Primavera di San Marino. Essendo stata approvata dall’Aula è stato legalizzato l’uso di sostanze psicotrope per uso terapeutico», risponde Francesco Mussoni, titolare della Sanità del Titano.
Questo cosa c’entra con il test?
«Il parlamento sammarinese ha approvato il fatto che ci sia un uso medico di determinate sostanze, ma fuori da questo ambito l’uso di droghe è severamente punito. A San Marino non esiste il concetto di modica quantità, nemmeno per uso personale. Se qualcuno viene trovato in possesso di droga, anche in dosi minime, commette un reato molto grave. Ma siccome ci sono sempre sospetti sul comportamento dei parlamentari ho pensato che un test servisse a sgombrare il campo da ogni illazione».
Nel senso che ci sono deputati che vengono accusati di far uso di droghe?
«Purtroppo le illazioni ci sono sempre e anche questo non fa bene al Paese. Premetto che l’esame è volontario, ma penso che i parlamentari siano i primi a dover dare l’esempio alla popolazione per fugare ogni sospetto o indiscrezione».
Come funzionerà il test?
«E’ quello che viene usato anche nel caso di incidenti stradali, un normalissimo esame delle urine. Ci sarà un servizio dedicato ai parlamentari e non dovranno sostenere nessuna spesa».
In che consiste?
«Ci sarà un numero telefono per fissare un appuntamento e per una decina di giorni avremo una sorta di finestra per fare l’esame, così chi lo vorrà fare procederà in modo spedito nell’ambito di un servizio dedicato espressamente a loro».
I tempi?
«Brevi, non è una cosa complicata da fare. Entro questo mese saremo pronti».
Lei lo farà?
«Naturalmente. Sarò il primo a eseguirlo. Io parto dando il buon esempio».
Ma c’è anche chi ha voluto anticipare i tempi pagando di tasca sua gli esami antidroga: è Marco Podeschi, consigliere dell’Unione per la Repubblica che ha fatto i test e li ha resi noti. Naturalmente non è emerso nulla: «Io non fumo nemmeno», ha sottolineato.
 
di MONICA RASCHI

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