Monofase a San Marino nel 2009: -15 milioni

Monofase a San Marino nel 2009: -15 milioni

Nel corso del 2009 il gettito
monofase è diminuito di circa
il 20% rispetto al gettito
2008. In termini assoluti, l’introito
netto (differenziale) è
diminuito di circa 15 milioni,
ovvero del 18%.
Sono i numeri contenuti nei
dati finali delle “Disposizioni
urgenti per il censimento
delle risultanze fiscali 2009”
(Decreto Legge n. 95 del 26
maggio 2010) e forniti dalla
Segreteria alle Finanze: dati
che rispecchiano quelli pubblicati
su San Marino Fixing
circa un mese fa. Sul numero
23 del 11 giugno 2010 infatti
avevamo evidenziato che per
le aziende associate ANIS il
calo delle vendite nel 2009 si
è attestato al 18% rispetto
all’anno prima.
Considerato il particolare
momento di incertezza nel
quale grava il sistema economico
sammarinesee i riflessi sul bilancio dello
Stato delle riduzioni del gettito
fiscale, la rilevazione – che si è
conclusa, ricordiamo, l’11 giugno
– è stata necessaria al fine
di stimare con una maggiore
precisione i saldi delle dichiarazioni
fiscali che saranno rese
nei termini di legge solamente
a luglio (IGR) e a settembre
(monofase). Dati più che attendibili,
che “fotografano” con
ottima precisione lo stato
dell’arte delle imprese del territorio:
grazie alla collaborazione
e alla campagna di sensibilizzazione
promossa in prima
battuta dall’ANIS. Il censimento,
voluto dallo Stato, ha
avuto la risposta del 92% delle
aziende che erano tenute a comunicare
i dati. La comunicazione,
ricordiamo, non ha finalità
di controllo o accertamento
fiscale ma è rilevante per l’Amministrazione
Finanziaria al
fine della definizione del Bilancio
Consuntivo 2009 e più
in generale come base statistica/
informativa per l’attività di
programmazione economica.

Monofase
Relativamente alla monofase il
censimento era mirato a conoscere
il dato relativamente
all’ammontare dei rimborsi di
spettanza delle imprese per effetto
delle esportazioni effettuate.
Infatti seppure il dato
della monofase lorda
(372.974.829,92 euro) abbia ampiamente
rispettato la previsione
assestata (+0,86%) la contrazione
della domanda e la
conseguente riduzione delle
scorte operata dalle imprese
faceva presumere un calo nel
differenziale netto (differenza
fra monofase lorda e monofase
da rimborsare). La rilevazione
ha restituito un risultato che
ha confermato tale ipotesi.
Sulla base dei dati è stato possibile
appurare infatti una diminuzione
del differenziale
dagli 80 milioni del 2008 ai circa
66 milioni attuali.

IGR
Per ciò che riguarda invece
l’imposta generale sui redditi
(IGR) la rilevazione ha restituito
i seguenti dati relativi ai
prossimi versamenti:
1) Conguagli d’imposta relativi
all’esercizio 2009 (che saranno
versati entro il mese di luglio)
per un ammontare di
20.957.565,40 euro;
2) Acconti d’imposta relativi
all’esercizio 2010 (che saranno
versati il 50% a luglio e il restante
a novembre) per complessivi
24.995.140,41 euro.
In scala più ampia, è possibile
rilevare che il gettito IGR derivante
dalle attività economiche
si è contratto dal 2008 al 2009 di
circa 10 milioni. Tale risultato è
sicuramente frutto del calo di
redditività del comparto economico
registrato nel corso del
2009 per effetto della crisi. Le
minori entrate tributarie rappresentano
nella sostanza il
motivo predominante del deficit
di bilancio 2009 che si è assestato
a 41,8 milioni contro i 47
della previsione. Le economie
di spesa e la contrazione di alcuni
stanziamenti in sede di
assestamento hanno permesso
di mantenere il deficit entro i
limiti ipotizzati e di contenere
l’effetto del calo del gettito subito
nel corso dell’esercizio 2009.

Considerazioni

Il problema del bilancio dello
Stato è un refrain che riecheggia
da tempo. L’esecutivo deve avere
la convinzione e il coraggio
di intervenire sulla riduzione –
anche corposa – della spesa corrente,
così come avviene nei Paesi
occidentali che, anche attraverso
politiche ‘impopolari’,
hanno operato robusti tagli.
Con la differenza che sul Titano
la crisi ha due facce: una globale
e una legata ai rapporti con
l’Italia. Nel 2009 il sistema finanziario
ha fatto registrare ottimi
bilanci. Numeri che nel
2010 non si potranno ripetere: il
calo delle entrate diminurà ancora
di ulteriori 30-40 milioni.

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