Shoya Tomizawa non è morto in pista, bensì in ambulanza mentre veniva trasportato all’ospedale di Riccione. Lo ha stabilito l’autopsia effettuata ieri dal dottor Pier Paolo Balli sul corpo del 19enne centauro giapponese, deceduto domenica per un incidente nel circuito di Misano (Fonte VdR).
Poco più di due ore, tanto è durato l’esame autoptico al termine del quale è stata sancita la morte del pilota per lo schiacciamento della cassa toracica che ha compromesso irrimediabilmente cuore e polmoni.
Il corpo del ragazzo, ora tornerà in patria, la famiglia non ha voluto nominare un perito di parte proprio per tornare quanto prima in Giappone.