Gli oltre 45 mila euro per i tre
tappeti per Palazzo Begni? Un ricordino, non pagato, dell’ex
coinquilino Fiorenzo Stolfi, che il nuovo governo ha deciso di
saldare. Al termine di una conferenza stampa convocata per
replicare ad alcuni articoli dei quotidiani italiani, il
segretario di Stato per le Finanze Gabriele Gatti torna sui
presunti “sperperi” del governo, che, delibere alla mano, nei
suoi otto mesi di breve, ma costosa per i cittadini, vita, ha
speso oltre quattro milioni di euro tra consulenze, eventi e
pubblicita’. Una cifra decisamente alta, soprattutto in tempo di
crisi e il titolare delle Finanze fa ammenda. Le sedute di
settembre del Congresso di Stato, annuncia, si concentreranno
anche sulla selezione di eventi e investimenti in modo da non
buttare piu’ via soldi. Si pensa dunque a una “programmazione
culturale integrata”, che vada a sostituire le singole iniziative.
Pero’, tiene a precisare Gatti, alcune consulenze, come quelle
con esperti fiscali, sono necessarie, e su altre uscite di cassa,
come quelle per l’Expo’, “oggi forse ci penseremmo due volte”, o
l’organizzazione del Motomondiale, “rimpiangiamo ancora la
perdita della Formula 1”, si puo’ certo discutere ma danno lustro
alla Repubblica e alla sua vocazione internazionale. “Quest’anno-
conclude Gatti- cercheremo di programmare risparmi”, senza pero’
venire meno agli investimenti sulle infrastrutture. “Il nostro-
aggiunge il collega agli Affari esteri Antonella Mularoni- e’
anche un tentativo di aiutare le categorie in difficolta’”,
quella che pero’ non e’ una spesa dell’attuale maggioranza, tiene
a precisare, e’ quella di oltre 45 mila euro per tre tappeti per
Palazzo Begni. A ordinarli e’ stato il predecessore Stolfi, che
pero’ non hai mai saldato il conto. Fattura ora pagata mentre gli
altri lavori proposti dall’architetto sono stati fermati: troppo
cari.
libertas
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