L’accordo di cooperazione economica fra Italia e Repubblica di San Marino agita da anni la vita politica sammarinese, indicato da tutti come passo necessario, essenziale per il ripristino di buoni rapporti fra i due paesi. Anche durante la campagna elettorale è stato oggetto di scontro fra le due coalizioni Patto per San Marino e Riforme e Libertà. La polemica, però, si è accesa soprattutto dopo. Ed ha finito per personalizzarsi. Da una parte
Fiorenzo Stolfi, Segretario di Stato per gli Affari Esteri, in procinto di lasciare la sua carica martedì della prossima settimana. Dall’altra Antonella Mularoni in procinto di assumere proprio quella stessa carica, come previsto nell’organico del nuovo governo , emanazione di Patto per San Marino vincitrice delle elezioni del 9 novembre.
Stolfi, per dimostrare che l’accordo di cooperazione è ormai cosa fatta,
ha portato in Congresso lunedì 24 novembre il testo di tale accordo nella versione approvata a livello di delegazioni tecniche fra i due Stati nell’incontro avvenuto a Roma il 19 giugno e messo ulteriormente a punto nella prima decade di ottobre. E ieri, 27 novembre, su La Tribuna Sammarinese, è apparso un lunghissimo commento di tale accordo, chiaramente a supporto della tesi di Stolfi, con una analisi condotta articolo per articolo.
Detto commento ha fatto scattare oggi la reazione sullo stesso giornale della Mularoni.
Vedi l’articolo di ieri su Tribuna a supporto della tesi di Stolfi.
Vedi
l’articolo di reazione della Mularoni apparso oggi su Tribuna.
Vedi il testo dell’accordo portato da Stolfi in Congresso il 24 novembre 2008, anche in confronto col testo dello stesso accordo messo a punto da
Fabio Berardi nel 2005 fra tante polemiche.
da Fabio Berardi nel 2005.