Articolo di Antonella Mularoni di reazione a un commento sull’accordo di cooperazione Stolfi 2008

Articolo di Antonella Mularoni di reazione a un commento sull’accordo di cooperazione Stolfi 2008

Tribuna – Dopo la diffusione dei contenuti della bozza, interviene il prossimo segretario agli Esteri, Antonella Mularoni: “Ho letto con grande stupore le due pagine riguardanti l’accordo di cooperazione con l’Italia. Lo stupore deriva da una serie di ragioni:
1) Il testo consegnato dal Segretario Stolfi alla Reggenza ed ai colleghi di Governo nell’ultima seduta del Congresso di Stato uscente è, per stessa ammissione dell’articolista e del Segretario Stolfi, un testo concordato nella riunione tecnica tenutasi a Roma il 19 giugno scorso. Ciò significa che nessuna delle due parti politiche, né quella italiana né quella sammarinese, ha avuto modo di valutarlo e tanto meno di approvarlo, anche perché il Segretario Stolfi l’ha semplicemente consegnato ai Colleghi soltanto qualche giorno fa, quando avrebbe potuto farlo nel mese di giugno e comunque in data ben precedente.

La verità, che Riforme e Libertà continua a negare, è che da parte italiana l’accordo non ha ricevuto il via libera da parte del Ministro Tremonti e, di conseguenza, neppure dal Ministro Frattini. Quanto alla parte sammarinese, il Governo deve ancora valutarlo ed esprimersi sul testo.

2) E’ assolutamente scorretto che tale bozza, non ancora neppure consegnata ai membri del futuro Esecutivo da parte del Segretario Stolfi, sia analiticamente presentata su un quotidiano, capitolo per capitolo, in spregio dei più elementari principi di riservatezza che debbono caratterizzare ogni fase di una delicata trattativa tra due Stati sovrani. Trattativa che, benché aperta ormai da anni e nonostante le dichiarazioni più inverosimili che abbiamo udito anche nella recente campagna elettorale appena conclusasi, non ha in verità ancora prodotto risultati apprezzabili.

3) Quanto all’affermazione dell’articolista, che ritiene opportuno rivelare i punti fondamentali dell’accordo da lui indicato come “già definito”, mi preme sottolineare che il testo dell’accordo sarà da ritenersi “definito” soltanto quando le parti politiche sammarinese e italiana avranno espresso il loro assenso. Fino a quel momento lo stesso potrà subire modifiche e le due delegazioni tecniche potrebbero doversi nuovamente riunire”
La Tribuna Sammarinese, Antonella Mularoni

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