Le difficoltà nella Repubblica di San Marino che, esplose nella prima parte del 2008, hanno portato alle elezioni anticipate del 9 novembre scorso, sono tutte sul tavolo del nuovo governo appena insediato, con, in sovrappiù, quella della crisi economica generale arrivata in autunno.
Lunedì 29 dicembre avrà luogo regolarmente la consueta seduta settimanale del Congresso di Stato, come preannunciato lunedì scorso in conferenza stampa da
Marco Arzilli, Segretario di Stato all’Industria e Gian Marco Marcucci, Segretario di Stato al Lavoro.
Incombono sul governo sammarinese
i problemi della occupazione per la ventilata chiusura di alcune aziende o della riduzione del personale di altre. E, soprattutto, è in corso a Roma la trattativa fra Italia e San Marino in merito ai rapporti fra i sistemi bancari e finanziari dei due Stati, ufficialmente affidata a rappresentanze, rispettivamente, di Banca d’Italia e di Banca Centrale della Repubblica di San Marino.
Accertata,
nell’ultima riunione della commissione tecnica mista italo sammarinese, la comune volontà di garantire la operatività del sistema sammarinese all’interno di quello italiano, si tratta di definire i contorni di tale operatività. Si riaffaccia, fra l’altro, la ‘vexata quaestio‘ dello
scambio di informazioni e, in particolare, quella strettamente connessa, dei legami proprietari fra enti (bancari e finanziari) dei due Stati.
Legami tutt’altro che insoliti
e in un senso e nell’altro come era subito emerso all’esplodere