RASSEGNA STAMPA – Proposta economica dell’investitore bulgaro eccessivamente favorevole all’acquirente
CARLO FILIPPINI -L’assemblea dell’Ente Cassa di Faetano, tenutasi lo scorso 12 aprile, è stata segnata da un acceso dibattito in merito alla proposta di modifica dello Statuto che consentirebbe la vendita della quota maggioritaria della Banca di San Marino (BSM). Un gruppo consistente di Soci ha espresso forte contrarietà all’operazione, motivando il proprio “No” con argomenti dettagliati e preoccupazioni rilevanti per il futuro economico e sociale del Paese. L’incontro si è svolto in condizioni particolari, con un Consiglio di Amministrazione in scadenza e una partecipazione ridotta dei Soci, solo 146 su 444 (di cui circa un centinaio effettivamente presenti, a causa delle numerose deleghe). Nonostante ciò, la votazione ha approvato la modifica dello Statuto, eliminando la clausola che obbligava l’Ente a detenere almeno il 51% della banca. Questo risultato, ottenuto con una minima rappresentanza, ha suscitato la reazione immediata e determinata dei Soci contrari. Secondo il gruppo di Soci dissidenti, l’informazione fornita durante l’assemblea sarebbe stata “estremamente superficiale”, rappresentata da poche slide e poche parole, insufficienti per chiarire l’entità e l’irreversibilità di una decisione così cruciale (…)
Articolo tratto da L’informazione di San Marino