Non prosegue l’accordo San Marino Adnkronos

Non prosegue l’accordo San Marino Adnkronos

Il governo ha stoppato la
consulenza affidata alla Gmc Spa in materia di comunicazione. In parole povere, non
sara’ staccato un altro assegno da 240 mila euro all’azienda collegata
all’Adnkronos, una delle principali agenzie di stampa italiane. E’ il segretario
di Stato per l’Industria e il commercio, Marco Arzilli, a informare la
commissione consigliare Affari
esteri, rispondendo a una mozione presentata dal consigliere
del Psrs, Paolo Crescentini. In sostanza, il commissario dell’opposizione,
ribadendo le preoccupazioni espresse in
un’interpellanza presentata un anno fa, chiede chiarimenti sui risultati della
consulenza e, soprattutto, esprime l’auspicio che “si possa arrivare
all’interruzione della convenzione con effetto immediato”.

   Per tutta risposta, il segretario Arzilli
rivela le intenzioni del governo: “L’accordo e’ gia’ stato
disdettato”. Era possibile infatti, in base agli accordi con la societa’,
non rinnovare la consulenza tre mesi prima della scadenza della convenzione, quindi
a settembre. I motivi dello stop, spiega Arzilli, sono prima di tutto “legati
a questioni di bilancio e all’attenzione sulle spese”. Mentre resta
positiva la valutazione del lavoro svolto fin od
oggi: “E’ stato discreto”, ammette. In definitiva, “anche se
sicuramente si poteva fare di piu’, non e’ messa in discussione la
professionalita’ dell’agenzia, che resta tra le piu’ qualificate”,
assicura Arzilli. Pero’ il segretario riconosce che si sono registrate delle
“difficolta’ nel lavorare in un clima non sereno”. Ovvero, alla prese
con un attacco mediatico senza precedenti avviato contro San Marino nel corso
di quest’anno.

Bisogna comunque ripensare alla strategia
di comunicazione per poter dare a voce a tutto l’esistente sammarinese, alle
cose buone fatte”, manda a dire Arzilli ai commissari. E  necessaria resta
anche “la condivisione con la stampa locale”, ammonisce.
“Perche’ la comunicazione viaggia su Internet e dovremmo riflettere-
prosegue- perche’ molte notizie sono amplificate anche se non hanno fondamento
e possono mettere in difficolta’ il percorso verso la trasparenza intrapreso
dal Paese”. Quindi, “serve una legge dell’informazione garantista sul
fronte della professionalita’ e dell’etica”.

  
Arzilli si impegna poi a coinvolgere nelle scelte future di comunicazione
del sistema Paese “l’intera Aula consigliare”, perche’ “la condivisione-
conclude- dovra’ essere ampia”.

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