Non solo malasanità. Lettera aperta al sindaco di Rimini. Eraldo Giudici

Non solo malasanità. Lettera aperta al sindaco di Rimini. Eraldo Giudici

Seguendo gli articoli e le notizie che si susseguono sui media verrebbe da chiedersi se l’ostetricia e la sanità italiana non siano allo sbando?

E mentre al Consiglio d’Europa fra poco si dovrebbe iniziare la discussione sull’obiezione di coscienza degli operatori sanitari, l’attenzione della pubblica opinione pare spostata verso temi quali la sperimentazione sugli animali, che sarebbe deprecabile, mentre quella sugli embrioni passa in secondo piano.

In questi ultimi giorni si rileva sulla cronaca una notevole pressione sui ginecologi, con un accanimento che non pare  motivato da circostanze e da numeri.

Vengono segnalati episodi che sarebbero anche di molti mesi prima, con giudizi e rappresentazioni dei fatti che rischiano di oscurare  l’attività di tutti gli operatori sanitari  e che paiono sfiduciare anche alcune delle migliori direzioni sanitarie del paese!

E’  evidente che le procedure da rispettare servono, ma non bastano, ci vuole responsabilità, quella di chi compie il proprio lavoro per il bene della persona che assiste, e che per questo è pronto a risponderne.

 
Ma sparare nel mucchio, senza fare chiarezza, di fatto incrementa solo le difficoltà dei nostri medici,  che svolgono  una professione in cui niente è scontato né calcolabile; un mestiere difficile, quello del medico che,  anche quando fatto bene, non è prevedibile negli esiti;
Per questo  occorre riconoscere i livelli di eccellenza che caratterizzano, nel suo complesso, la sanità italiana che è capace di esprimersi a livello mondiale.

Un esempio documentato è il livello di qualità della ostetricia italiana, che si vede dai numeri.

 
L’Italia è al primo posto nel mondo per sicurezza riguardo al parto come risulta da studi recenti :

 
(s.v. Editoriale dell’ Associazione Nazionale Medicina e Personaa a cura di C.

(Maternal mortality for 181 country, 1980-2008: a systematic analysis of progress towards Millennium Development Goal 5, CJL Murray, Lancet, 2010; 375:1609-23; Neonatal, postneonatal, childhood, and under-5 mortality for 187 countries, 1970–2010: a systematic analysis of progress towards Millennium Development Goal 4 CJL Murray, Lancet 2010; 375: 1988–2008).

 
Per questi motivi, e per rispetto di quei tanti operatori sanitari che, anche nella nostra città lavorano con abnegazione e sacrificio al servizio del bene di tutti, in merito alla crescente attenzione a livello nazionale sul tema della mortalità infantile e perinatale, chiediamo al Sindaco di Rimini Dott. Ravaioli , e al Direttore Sanitario dell’ASL di Rimini Dott. Tonini di conoscere alcuni dei dati riguardanti il nostro territorio, relativi all’ultimo triennio 2007/2009,prendendo in esame l’intero comprensorio sanitario provinciale distinguendo, se possibile, in base alle strutture in cui è presente il reparto di ostetricia/ginecologia.

 
1.      Numero di parti totali
2.      Numero di parti cesarei
3.      Numero di parti con tecniche di parto indolore (epidurale, etc.)
4.      Indice di mortalità perinatale
5.      Numero di madri morte durante il parto

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy