MUSSONI: DA GIOVEDI’ RIPARTIRE CON DIVERSO
ATTEGGIAMENTO
Se l’obiettivo era scongiurare lo
sciopero generale di giovedi’, allora l’incontro di questo pomeriggio tra governo e sindacati e’
fallito. Se invece si volevano mettere
le basi per discutere del futuro del Paese a
partire dalla riforma tributaria, il discorso cambia. Perche’ la Centrale
sindacale unitaria si e’ presentata a Palazzo Mercuri con le proprie proposte e l’esecutivo non ha
chiuso la porta in faccia.
“L’obiettivo non era revocare lo
sciopero, che comunque non incentiviamo,
ma aprire un dialogo serio per cambiare il Paese”, commenta a vertice concluso il padrone di
casa, il segretario di Stato per il
Lavoro, Francesco Mussoni, sottolineando la
necessita’ di ripartire, dopo la protesta di giovedi’, “con un cambio di atteggiamento da parte di tutti,
politica, sindacato e industriali. Se
facciamo sistema per creare efficienza il Paese
puo’ avere un futuro”. Da Mussoni arriva dunque un “forte richiamo alla responsabilita’, a evitare
strumentalizzazioni ed eccessi e a non
perdere di vista il Paese”. Messaggio che viene rilanciato dal collega alle Finanze, Pasquale
Valentini, convinto che sia
assolutamente necessario “trovare un punto di sintesi. Da parte nostra abbiamo dato il segnale che
lavoriamo su riforme serie, a partire da
quella tributaria, perche’ al Paese serve
chiarezza sui processi per creare una nuova economia e maggiore appeal per gli investitori”. L’inquilino
di Palazzo Begni non rinuncia comunque a
una frecciata alla Centrale sindacale unitaria,
che sulla riforma del fisco ha assunto una “posizione pregiudiziale dato che e’ ancora tutta da
scrivere”. Con il governo, replica
subito il segretario della
Confederazione sammarinese del lavoro, Giuliano
Tamagnini, “non c’e’ stato nessun punto d’incontro: ben venga il tavolo di confronto permanente, ma le
premesse sono sbagliate e l’esecutivo
non ha la volonta’ di modificare le politiche che noi contestiamo”. Meno categorico il collega
della Confederazione democratica dei
lavoratori sammarinesi, Marco Tura: “Non sono troppo pessimista- commenta- certo lo
sciopero non verra’ revocato, ma il
governo si e’ dimostrato disponibile a discutere il nostro documento sulla riforma tributaria.
Non perdiamo la fiducia”. Arbitro tra i due contendenti il terzo sindacato,
l’Unione sammarinese del lavoro, che ha
deciso di non sostenere la protesta di
giovedi’, preferendo il confronto, ribadisce il
segretario Francesco Biordi: infatti “occorre entrare nel merito dei problemi, piuttosto che scendere in
piazza”.