San Marino. Incidente Rallylegend, aperto fascicolo di indagine per omicidio colposo

San Marino. Incidente Rallylegend, aperto fascicolo di indagine per omicidio colposo

Antonio Fabbri – L’informazione di San MarinoTragedia al Legend, fascicolo aperto si indaga per omicidio colposo / Organizzatori: “Fatto tutto il possibile per la sicurezza”. Il legale del pilota: “Quella gente non doveva essere lì e sulla via di fuga era stato persino parcheggiato un trattore”

Sono ancora in prognosi riservata i due feriti più gravi, la moglie di Enrico Anselmino, il 57enne deceduto sul colpo, e il figlio disabile. La donna è ricoverata al Bufalini di Cesena mentre il ragazzo è in terapia intensiva presso l’ospedale di Stato. Migliorano le condizioni degli altri feriti, come comunicato dal bollettino medico dell’Iss.

Intanto il tribunale ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo del quale si sta occupando il Commissario della Legge Simonluca Morsiani. Già domenica il magistrato ha ascoltato il pilota, Enrico Bonaso. La salma della vittima per ora resta sotto sequestro presso l’obitorio dell’Ospedale di Stato, in attesa della decisione sulla eventuale autopsia. Sotto sequestro anche auto, balle e trattore, oltre alla sedia a rotelle. Intanto si sta cercando di risalire a chi fossero i commissari di gara in quel punto del trcciato. Poco prima, tra l’altro, un’altra auto era uscita di strada, ma il pilota era riuscito ad arrestare la marcia prima di uscire dal percorso.  Intanto, se l’organizzazione del Rally Legend nell’imminenza dei fatti in conferenza stampa ha detto di aver fatto tutto il possibile per la sicurezza parlando di attribuendo la responsabilità dell’accaduto ad una fatalità e ad un errore dell’equipaggio della Renault Clio finita sulla folla, il legale del pilota padovano dalle pagine del Mattino di Padova e di Padova Oggi, ha difeso il suo assistito. Carlo Covi, che oltre ad essere avvocato è a sua volta appassionato e pilota di rally, afferma che la situazione è chiara: “Le rotoballe vengono messe appositamente dagli organizzatori a protezione delle vie di fuga, dove è più probabile che un’auto perda aderenza ed esca di strada – spiega il legale – è quello che è accaduto a Bonaso: si è reso conto che non sarebbe riuscito ad affrontare la curva e ha deciso di prendere la via di fuga per non travolgere la folla”. Quindi quelle persone “non dovevano essere lì”, ha detto il legale. (…)

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